Eventi
Successo per il Petraro Musica Festival: vincono i PerfettamenTre di Napoli

Santa Maria la Carità.L’iniziativa inserita nei festeggiamenti della Beata Vergine del Monte Carmelo – Petraro in collaborazione con l’associazione Young Space guidata dal Presidente e Direttore Artistico del Festival Desiderio D’Amato.
Una serata all’insegna della buona musica e dell’attenzione rivolta verso i giovani, questo e quello che rappresenta il Petraro Musica Festival, lo scopo è spronare, supportare, credere e coltivare i propri talenti.Il festival è stato vinto dai PerfettamenTre di Napoli con il loro inedito O’ Meglio ancora adda’ venì, al secondo posto del podio c’è Emanuele Iozzino in arte Iozzi di Santa Maria la Carità con la canzone Gold,
a gradino numero tre del podio si sono piazzate le due sorelle Antonietta e Annamaria Maffettone in arte le Sister4Music con il loro inedito Musica Mia.
Molto bravi gli altri Artisti in gara, Emanuele Graziuso, Marco Salvato, Rosario Bottone del gruppo The Sidèra , Marco Scarfiglieri e Stefano Crispino in Arte STRE.I premi sono stati offerti da L&L Consulting sicurezzas sul lavoro e Angel’s Coffee.
“Sono molto soddisfatto dell’ottima riuscita dell’evento, e di tutti i festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine – afferma – Desiderio D’Amato, trovare qualcosa per far appassionare i giovani oggi in una realtà difficile da vivere, qual’è la cosa più bella e meravigliosa che ci possa essere?
E’ LA MUSICA colei che unisce tutti, con la consapevolezza che ci possono essere mille motivi per scommettere su voi stessi.Inoltre voglio congratularmi con tutti i partecipanti, che hanno messo in mostra una grande bravura”.
Un plauso va a Don Maurizio Molino, il comitato festa e tutti i volontari per l’enorme lavoro svolto per la realizzare dei festeggiamenti in onore della Beata Vergine del Monte Carmelo.La serata è stata presentata da Amalia Bernardo e Gennaro De Marco.
La giuria era composta da Desiderio D’Amato (Presidente di Giuria), M° Teresa Manna, Vincenzo Parlato e Raffaele Calabrese.Gli ospiti della serata sono stati la scuola di danza La ballerina e l’angelo blu diretta da Cira D’Elia, Abdul Maestros, Gennaro Di Maio e Pinomix.
Attualità
Castellammare: fuochi, musica e tradizione. Il programma ufficiale della festa di San Catello
Settimana di eventi a Castellammare. Sant’Antonino sfilerà con San Catello dopo 61 anni

In occasione della solennità di San Catello, patrono di Castellammare di Stabia, la città si prepara a vivere un fine settimana di grande intensità emotiva e partecipazione, tra appuntamenti culturali, religiosi e popolari.
Da venerdì 9 a domenica 11 maggio, la Villa Comunale tornerà ad animarsi con le tradizionali bancarelle, che offriranno stand gastronomici, artigianato e prodotti tipici del territorio.Sabato 10 maggio, alle ore 20:30, il Parco di Villa Gabola ospiterà il concerto gratuito del tenore Gianluca Terranova, che accompagnerà il pubblico in un emozionante viaggio attraverso le melodie della musica classica napoletana.
L’evento rappresenta anche la prima manifestazione pubblica ospitata nel parco dopo la sua riapertura e restituzione alla cittadinanza.
“Siamo orgogliosi di restituire ai cittadini un luogo simbolico come Villa Gabola con un concerto di alto livello artistico.La voce di Gianluca Terranova, ambasciatore della grande tradizione musicale italiana, inaugura una stagione di bellezza, partecipazione e cultura.
Ma l’intero programma della festa di San Catello è un’occasione speciale: unisce arte, fede, identità e memoria storica” – dichiara il sindaco Luigi Vicinanza.Il tenore romano è noto anche per aver interpretato Enrico Caruso nel film TV Caruso, la voce dell’amore, prodotto da Rai Fiction e Ciao Ragazzi S.r.l., per la regia di Stefano Reali.
Il film, campione di ascolti, ha fatto conoscere Terranova al grande pubblico anche per le sue doti attoriali.L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti ed è aperto a tutta la cittadinanza.
Il concerto rientra nel cartellone degli eventi finanziati dalla Città Metropolitana di Napoli.
Processione straordinaria dopo 61 anni: San Catello e Sant’Antonino insieme. Il momento più solenne si vivrà domenica 11 maggio con la storica processione straordinaria che, dopo 61 anni, vedrà nuovamente insieme i simulacri di San Catello e Sant’Antonino di Sorrento, in occasione della festa del Patrocinio di San Catello e del 1400° anniversario del transito al cielo di Sant’Antonino.La processione partirà alle ore 17:30 dalla Chiesa Concattedrale di Castellammare di Stabia, attraversando le seguenti strade: via Sarnelli, Piazza Principe Umberto, via Santa Maria dell’Orto, via C.
Fusco, via Roma, Piazza Spartaco, via Rispoli, Corso Vittorio Emanuele, Piazza Principe Umberto, via Mazzini, via Bonito, con arrivo al Porto.Al porto si terrà il saluto istituzionale dei sindaci di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, e di Sorrento, Massimo Coppola, seguito dalla preghiera e benedizione dell’Arcivescovo, Mons.
Francesco Alfano.Dopo la partenza per Sorrento della statua di Sant’Antonino, la statua di San Catello rientrerà in Concattedrale attraversando via San Bartolomeo e via del Gesù.
A conclusione, si terrà la concelebrazione solenne presieduta dall’Arcivescovo, con la partecipazione del clero cittadino.
Spettacolo pirotecnico sul mare a chiudere i festeggiamenti. Alle ore 23:00, il cielo sopra il Golfo di Castellammare di Stabia si illuminerà grazie a un grande spettacolo di fuochi pirotecnici a mare, visibile lungo tutta la costa.Un gran finale suggestivo, che chiuderà in bellezza i festeggiamenti in onore del Santo Patrono.
Calcio
La Youth Cup Fattorie Donna Giulia fa volare il turismo sportivo, migliaia di spettatori e grande successo

Si è conclusa la fase a gironi della quarta edizione della Youth Cup Fattorie Donna Giulia, il prestigioso torneo internazionale riservato alla categoria Under 15, organizzato dalla Virtus Junior Stabia e da Fattorie Donna Giulia, che si conferma ancora una volta un eccezionale motore di promozione del territorio attraverso lo sport.Migliaia di spettatori, tra presenze fisiche e collegamenti da remoto, hanno seguito le prime giornate della competizione, con una partecipazione da ben tre continenti che testimonia il valore globale dell’iniziativa e il suo impatto sul turismo sportivo giovanile.
La manifestazione, che si svolge tra i suggestivi scenari della Campania, ha trasformato città come Casola di Napoli, Agerola, Lettere, Pimonte e Pompei in veri e propri poli d’attrazione calcistica, catalizzando l’attenzione di famiglie, appassionati, osservatori e operatori del settore.Un’occasione unica per far conoscere le bellezze naturali, culturali e gastronomiche del territorio, con il calcio giovanile come filo conduttore.
Nel pomeriggio di oggi si sono disputati gli ottavi di finale.Allo stadio comunale di Casola di Napoli si sono affrontati alle ore 16:00 Manchester City contro la Rappresentativa Campana Lnd Crc, alle 17:15 Sorrento contro Paris Saint Germain, alle 18:30 Iberia contro Juve Stabia, e alle 19:45 Chicago Fire contro Napoli.
Allo stadio comunale di Agerola, alle ore 17:00 Fiorentina contro Bologna, seguita alle 18:30 da Lodigiani contro Juventus.Allo stadio Bellucci di Pompei, alle 17:00 in campo Sassuolo e Flamengo, mentre alle 18:30 Benevento contro Salernitana.
La Youth Cup Fattorie Donna Giulia continua a rappresentare un’esperienza sportiva ed educativa di altissimo profilo, che mette al centro i valori del fair play, dell’inclusione e della scoperta, offrendo ai giovani atleti un’occasione irripetibile di crescita dentro e fuori dal campo.
Attualità
Si alza il sipario sulla mostra “Essere donna a Pompei”
Appuntamento fino al 31 gennaio 2026 alla Palestra Grande di Pompei

Essere donna: un’affermazione, ma anche un interrogativo che trova risposte diverse a seconda del momento e del contesto, non da meno nell’antica Pompei.La scoperta delle condizioni di vita delle donne e bambine, dei numerosi aspetti della vita quotidiana e della posizione che esse occupavano nella casa e nella società romana e ancor più in una città campana quale Pompei, è il filo conduttore della mostra “Essere donna nell’antica Pompei” – dal 16 aprile 2025 al 31 gennaio 2026 presso la Palestra grande degli scavi – a cura di Francesca Ghedini e Monica Salvadori e in collaborazione con le Università di Padova, Salerno e Verona.Con il suo straordinario stato di conservazione Pompei si pone come osservatorio privilegiato.La documentazione emersa nel corso dei quasi tre secoli di scavi è preziosa per analizzare il ruolo della donna nella società romana, argomento che in altri contesti sfugge a causa della esiguità delle testimonianze.
Ma soprattutto a Pompei si può cogliere la presenza non solo di coloro che appartenevano ai vertici della società, ma anche di quella folla indistinta di persone “comuni” a cui è stata dedicata la precedente mostra “L’altra Pompei”, con la quale l’attuale esposizione si pone in continuità.Un percorso di 8 sezioni nel quale attraverso affreschi, ritratti privati e funerari, graffiti, iscrizioni ed oggetti d’uso sono documentate le diverse categorie femminili: matrone, liberte, schiave; nelle varie fasi della vita: nascita, infanzia, matrimonio, maternità, morte; e nei diversi ruoli che svolgevano nella società: dalle attività di grande rilievo sociale, economico, religioso, in cui erano impegnate le matrone di alto lignaggio e le liberte arricchite, ai mestieri di ogni genere esercitati da libere e schiave (filatrici e tessitrici, ostesse, venditrici, panificatrici, mediche, fattucchiere, prostitute ecc.).Nella prima sala il pubblico è accolto da nomi e volti di donne, come per dare voce alla loro individualità.Inizia, poi, il racconto che illustra, grazie al supporto di eccezionali testimonianze materiali – statue, affreschi, iscrizioni, graffiti e manufatti d’ogni genere – le donne di Pompei.
Nelle prime sale sono illustrati gli aspetti principali della vita privata, che per una matrona comprendeva la gestione delle attività domestiche e il rapporto con la servitù, ma anche l’educazione dei figli, la cura del proprio corpo e le attività svolte nel tempo libero.Ampio spazio è poi riservato alla vita pubblica e lavorativa delle donne.Si stima cha a Pompei lavoravano fino a 100 donne nella prostituzione, molte costrette perché in schiavitù, ma non tutte.Le donne di si occupavano anche di attività di grande prestigio, con importanti ricadute sociali, come emerge nella sala dedicata alle imprenditrici ed evergeti dove sono raccontati ritratti di donne che hanno segnato il loro tempo, inaugurato nuove attività, cambiato il volto della città.
Le ultime tracce del loro passaggio nella vita terrena si colgono invece nelle necropoli, dove monumenti funerari, iscrizioni e corredi restituiscono il ricordo di alcune di loro.Il percorso si chiude con un salto nella contemporaneità che da un lato presenta i profili di alcune figure di donne che hanno dato il loro contributo alla scoperta e alla conoscenza di Pompei (Carolina Bonaparte, Wilhelmina Jashemski, Tatiana Warsher, Olga Elia), dall’altro offre ai visitatori una selezione di spezzoni cinematografici dedicati all’immagine femminile, tratti dal grande cinema d’ambientazione ispirato all’antichità romana e in particolare a Pompei.Il contesto del Parco Archeologico di Pompei permette poi di ampliare l’esperienza della mostra, trasformandola in una vera e propria visita tematica.Il percorso espositivo, infatti, non si esaurisce all’interno della Palestra Grande, ma propone collegamenti con una serie di edifici significativi per comprendere la condizione femminile all’interno del sito archeologico.
Questi edifici segnalati lungo il percorso espositivo, permettono di creare un’esperienza immersiva e interattiva per i visitatori.Ulteriore elemento immersivo è dato dall’integrazione di podcast tematici disponibili sull’ app MyPompeii, che raccontano storie di diverse donne realmente vissute nella città di Pompei
È possibile approfondire la storia di 8 donne e dunque incontrare Flavia Agatea ed Eumachia presso le tombe a Porta Nocera; di nuovo Eumachia presso l’omonimo edificio nel Foro; Mamia e Nevoleia Tyche presso le tombe a Porta Ercolano; Asellina al Termopolio di Asellina; Giulia Felice nei Praedia di Giulia Felice; Eutychis nel quartiere servile della Casa dei Vettii; Amaryllis presso la Casa di Marco Terenzio Eudosso. È inoltre visibile la ricostruzione di un telaio verticale, legato ad una delle attività femminili per eccellenza, nella Casa della Venere in Conchiglia.L’obiettivo finale è quello di creare un’esperienza culturale completa, che unisca il passato e il presente in una riflessione critica sul ruolo delle donne, offrendo strumenti di comprensione non solo storica, ma anche attuale.Maggiori info su: https://pompeiisites.org/mostre/essere-donna-nellantica-pompei/
A partire dal mese di settembre inoltre, durante le aperture serali straordinarie – nell’ambito del progetto di valorizzazione ESOPOP – si terranno una serie di letture e performance artistiche dedicate alle Donne protagoniste della mostra.
La rassegna è prodotta da Casa del Contemporaneo, testi e regia a cura di Fabio Cocifoglia e Rosario Sparno
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