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Attualità

Nudo in villa per cambiarsi il costume. Mario D’Apuzzo: “Degrado in città, serve il pugno duro contro gli incivili”

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Si spoglia in villa per cambiarsi il costume. Mario D’Apuzzo: “Degrado in città

Signor sindaco, sento il dovere di esprimere una profonda preoccupazione riguardo al crescente degrado della nostra Castellammare di Stabia.La città è sempre più vittima di sé stessa, dell’inciviltà di cittadini che deturpano le strade e i suoi luoghi simbolo, quelli che dovrebbero rappresentare il fiore all’occhiello come il nostro amato lungomare.

La bellezza di questo angolo di Paradiso è quotidianamente svilita da comportamenti incivili che deturpano non solo il decoro urbano ma anche la nostra reputazione come comunità.Persone che si spogliano davanti ai passanti per cambiarsi il costume, altre che si lavano i piedi nelle fontane pubbliche e si sdraiano sulle panchine in costume da bagno, trasformando spazi comuni in zone di balneazione improvvisata.

A peggiorare il quadro, i rifiuti abbandonati sulla spiaggia: bottiglie, bicchieri, involucri di cibo che fanno scempio dei più basilari standard di rispetto dell’ambiente e della convivenza civile.Ci sono poi le deiezioni dei cani, contro i quali si punta semplicisticamente il dito contro trascurando di riconoscere nell’incuria e nel menefreghismo dei loro proprietari le reali colpe.

Sono loro, a differenza degli animali, che hanno la capacità di comprendere le conseguenze delle loro azioni ma se ne fregano.Il comportamento incivile di molti cittadini, che sembrano non avere alcuna considerazione per la propria città sentendosi liberi di compiere ogni inciviltà impunemente, rappresenta il vero problema da debellare.

Per questo, sindaco le chiedo di intervenire con assoluta fermezza utilizzando tutti gli strumenti attualmente a disposizione. È necessario applicare con rigore i divieti già esistenti e le sanzioni previste dalla riforma al regolamento di Polizia Municipale approvata dall’amministrazione Bobbio.Norme che sono state derise e puntualmente disattese, la cui applicazione rigorosa ritengo possa essere invece il giusto argine al fenomeno del degrado di cui siamo tutti testimoni.

Fermezza e severità sono indispensabili, finanche a contestare il reato di “atti osceni in luogo pubblico” laddove vi siano i presupposti.Io stesso sono stato testimone di un episodio emblematico e deplorevole, mentre ero in un bar sul nostro bellissimo lungomare.

Accanto c’erano donne, ragazzini, e tutti siamo stati costretti ad osservare un individuo di mezza età che ha ritenuto lecito cambiarsi il costume in pubblico, esponendo con disinvolta inverecondia le sue nudità a chiunque stesse gustando la propria consumazione rivolto verso il magnifico panorama del golfo.Si tratta di comportamenti profondamente offensivi e lesivi della pubblica decenza.

Sindaco, è suo compito ricordare ai nostri concittadini che il rispetto per l’ambiente e per gli altri deve essere alla base della nostra convivenza. È fondamentale invitarli a riflettere sul valore del nostro lungomare e sull’importanza di preservarlo con comportamenti appropriati.Solo attraverso un impegno collettivo possiamo garantire che Castellammare di Stabia rimanga un luogo piacevole e accogliente per tutti.


Cronaca

Disastro del Faito, precipita la cabina della funivia: 4 morti e un ferito grave

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Si spoglia in villa per cambiarsi il costume. Mario D’Apuzzo: “Degrado in città

Castellammare ricorderà per sempre il 17 aprile.La data di una tragedia senza precedenti nella storia recente nella città stabiese.

Precipita la cabina della funivia e il bilancio è da bollettino di guerra: quattro morti e un ferito grave.Senza scampo il dipendente Eav, Carmine Parlato.

Stessa sorte per altri tre turisti non ancora identificati, forse di origine israeliana.Il quarto turista è una donna, ricoverata in condizioni disperate all’ospedale del mare di Napoli.

Un incidente, quello della funivia del Faito, inizialmente sottovalutato, almeno nelle conseguenze di un blocco dell’impianto, andato in protezione forse per la rottura del cavo trainante.Mentre si mettevano in salvo i passeggeri della cabina bloccata a valle, con una manovra veloce e sicura, non si avevano più notizie della cabina che si pensava essersi bloccata a monte.

Poi la nebbia che non consentiva ai soccorsi di individuare la funivia.Poi l’amara scoperta: la cabina era già precipitata, per questo non rispondeva alle comunicazioni della sala operativa.

L’impianto turistico, dopo la chiusura invernale, aveva riaperto i battenti in vista della stagione estiva solo una decina di giorni fa.La macchina dei soccorsi si è mossa per tempo ma le ricerche dell’unico disperso sono state complicate dal maltempo e dalla coltre di nebbia sulla sommità del Faito, proprio nel giorno in cui la Protezione Civile ha dichiarato allerta meteo di colore giallo a partire dalle 14 per il rischio temporali.

A chi chiede se ci fossero le condizioni per il regolare esercizio della funivia De Gregorio risponde così: “Abbiamo un direttore di esercizio di grandissima qualità.A volte si chiude in presenza di forte vento, evidentemente oggi ha ritenuto che le condizioni non fossero tali da imporre lo stop”.

In lacrime la moglie dell’operatore a bordo della cabina precipitata, tra i primi a giungere sul luogo della tragedia.Sul posto anche il procuratore di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso, accompagnato dal procuratore aggiunto Giovanni Cilenti e dal sostituto procuratore Giuliano Schioppi: “siamo nella fase preliminare delle indagini” ha detto Fragliasso.

La Procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di disastro colposo e omicidio plurimo colposo.Le indagini sono state affidate alla Polizia di Stato.

Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, annuncia un report accurato sull’incidente. “L’obiettivo – si spiega in una nota del Mit – è approfondire tutti gli aspetti della vicenda e accertare eventuali responsabilità in tempi rapidi” “Seguo con profondo dolore quanto accaduto alla funivia del Faito.Una tragedia che lascia sgomenti” il cordoglio del presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

Dall’opposizione si unisce la segretaria del Pd, Elly Schlein: “Una tragedia che ci riempie di dolore”. “Il mio pensiero – dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che è rimasto in contatto con il prefetto di Napoli Michele di Bari, sul posto per coordinare i soccorsi – va alle famiglie delle vittime, cui voglio manifestare la mia vicinanza e il cordoglio”.La storia della funivia del Faito non è nuova a incidenti.

Il più grave risale al Ferragosto del 1960 quando, a causa di un errore umano, una delle cabine giunse a valle senza riuscire a frenare la sua corsa, precipitando così sui binari sottostanti della linea ferroviaria Circumvesuviana: anche allora furono quattro i morti, con 31 feriti.Dopo quella tragedia, l’impianto è stato sottoposto a svariati interventi di ammodernamento.

E più recentemente è rimasto chiuso per lavori quattro anni, fino all’ultima riapertura, avvenuta nel 2016.Molto amata dai turisti, l’anno scorso la funivia ha fatto registrare 108 mila passeggeri.


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Attualità

Castellammare, sparatoria in via Virgilio

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Si spoglia in villa per cambiarsi il costume. Mario D’Apuzzo: “Degrado in città

Un padre e un figlio erano con ogni probabilità loro gli obiettivi di chi oggi a via Virgilio ha esploso dei colpi di arma da fuoco .Con ogni probabilità la vicenda è maturata nell’ambito di ambienti criminali .

Indagini in corso


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Attualità

Juve Stabia al San Leonardo per consegnare uova di Pasqua donate dalla Curva Sud

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Si spoglia in villa per cambiarsi il costume. Mario D’Apuzzo: “Degrado in città

Solidarietà di Pasqua.Questa mattina, una delegazione della Juve Stabia composta da Alberto Gerbo, Andrea Adorante, Fabio Maistro e Kristjan Matosevic ha fatto visita ai bambini ricoverati nel reparto di pediatria dell’ospedale San Leonardo.

Ad accogliere la delegazione della Juve Stabia è stato Roberto Cinelli (primario del reparto di Pediatria) insieme a tutto lo staff della direzione sanitaria del nosocomio di Castellammare di Stabia.I quattro calciatori hanno consegnato le uova di cioccolata, donate dalla Curva Sud, ai piccoli pazienti, ricevendo grande affetto.

 


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