Attualità
Riparata la condotta idrica della Penisola, verso la riapertura di via Acton a Castellammare

Sono stati completati in anticipo rispetto al cronoprogramma i lavori di Gori alla condotta che alimenta la Penisola Sorrentina e l’Isola di Capri.Gli interventi, volti a garantire la sicurezza e la continuità del servizio idrico dopo il guasto verificatosi lo scorso 20 giugno, sono iniziati alle ore 21:00 di martedì 30 luglio e alla stessa ora di mercoledì 31 luglio l’acqua stava gradualmente tornando in tutte le località coinvolte.
Le squadre di Gori, impegnate senza sosta anche durante la notte, hanno lavorato per la sostituzione di 50 metri di condotta.Le attività si sono svolte a circa 30 metri da terra lungo il viadotto della strada statale 145, in un contesto territoriale e morfologico particolarmente complesso, che ha richiesto lo studio di una soluzione progettuale dedicata, realizzata con estrema cautela e precisione.
In campo circa 130 risorse: 60 impegnate in cantiere, 30 impegnate in sala controllo e 40 sulle reti e sugli impianti per gestire le manovre di regolazione dei flussi e l’assistenza ai punti sostitutivi di approvvigiona-mento idrico.Significativo anche il dispiegamento di mezzi, con 2 gru da 200 tonnellate, 5 piattaforme mobili e 1 piattaforma aerea (by bridge) a disposizione.
Il piano eccezionale per il servizio idrico sostitutivo ha ga-rantito la permanenza su tutto il territorio interessato di 27 punti di approvvigionamento tra serbatoi mobili, autobotti e fontanine.Per fronteggiare eventuali emergenze improvvise, pronta a salpare anche una nave cisterna per l’isola di Capri.
“Gli interventi realizzati in queste ore hanno consentito un radicale ripristino funzionale di quel tratto di condotta e ci consentiranno di ottemperare all’Ordinanza del Comune di Castellammare di Stabia e alla conseguente riapertura di via Acton.
Le attività, seppur molto complesse, si sono concluse in anticipo rispetto a quanto pianificato.Per questo ringrazio tutte le maestranze, che hanno lavorato instancabilmente con grande professionalità e competenza. È stata essenziale anche la preziosa collaborazione di tutti gli enti a vario titolo coinvolti.
Insieme al Prefetto di Napoli, Michele di Bari, all’Ente Idrico Campano, a tutti i Sindaci della Penisola Sorrentina e dell’Isola di Capri, abbiamo fronteggiato un’emergenza incalzante, che ha evi-denziato la fragilità delle nostre infrastrutture e la necessità di intervenire in maniera strutturale e program-matica al fine di evitare scenari come questo.Ringrazio la Procura della Repubblica del Tribunale di Torre Annunziata, per la celerità con cui ci ha autorizzato a realizzare l’intervento dopo lo stop della settimana scorsa.
Infine, sono doverosi i ringraziamenti ai cittadini e agli operatori del turismo, che in un momento strategico della stagione, hanno dimostrato pazienza e comprensione” dichiara l’Amministratore Delegato di Gori, Vittorio Cuciniello.
Attualità
Calvario di Faito, la lettera di Don Catello Malafronte. Lunedì messa in suffragio delle vittime
Fedeli in raccolta al Santuario di San Michele Arcangelo di Faito

Cari amici,
ho atteso qualche giorno prima di trovare la forza di scrivere.Il dolore per quanto accaduto è immenso.
Ci sono eventi che lasciano senza fiato, senza parole.La tragedia della funivia del Faito ha colpito duramente la nostra comunità: quattro giovani vite spezzate e un’altra combatte in ospedale, famiglie immerse in un dolore che nessuno dovrebbe mai conoscere.Come comunità ci uniamo nel silenzio, nella preghiera e nella vicinanza ai familiari delle vittime.Siamo anche vicini alle persone, soprattutto ai bambini, che hanno potuto riabbracciare i loro cari e al personale EAV. È un tempo buio e lo sentiamo tutti.
Ieri, venerdì santo, il giorno in cui come credenti contempliamo nel silenzio l’Amore di Dio Crocifisso, al Faito si respirava l’aria del Calvario: un dolore immenso, uno smarrimento simile a quello dei discepoli di Emmaus che di ritorno da Gerusalemme, avvolti dalla tristezza per la morte del Maestro, discutevano tra loro:” Com’è stato possibile?
Come mai?”.
Anche noi, come i due discepoli, abbiamo bisogno che Qualcuno ci spieghi il senso nascosto delle cose, che ci indichi “ l’Oltre e l’Altro ” di ciò che accaduto, il perché di questa tragedia e della morte di persone venute da lontano perché amanti della bellezza della nostra montagna, del nostro territorio che si stava incamminando verso un futuro pieno di speranza, grazie anche all’impegno di istituzioni e soggetti coinvolti a vari livelli.
Eppure, con il cuore lacerato dal dolore e con le lacrime agli occhi, in questo sabato santo, durante la veglia pasquale, la Chiesa infonde in ciascuno di noi la speranza che “il nuovo sta già nascendo” e ci fa gridare: “Questa è la notte in cui Cristo, spezzando i vincoli della morte, risorge vincitore dal sepolcro.Di questa notte è stato scritto: la notte splenderà come il giorno, e sarà fonte di luce per la mia delizia”(Preconio Pasquale).
In questa “notte” Cristo passa tra noi vincendo la morte e ci dona la certa Speranza “che il giorno nuovo sarà fonte di luce”.
Cristo ha vinto il peccato e la morte; Cristo nostra Speranza è vivo e chiede tutti, nessuno escluso, operatori di Speranza e di novità, gettando via il lievito vecchio dell’individualismo, della mormorazione, del giudizio, della lamentela, dello scoraggiamento e del pregiudizio.Dobbiamo diventare tutti protagonisti della nostra storia umana, sociale, religiosa ed economica.
E questo è possibile se diventiamo una vera ed autentica Comunità che condivide gioie e dolori, fatiche e speranze!
Allora, facciamo nostro l’invito del nostro Vescovo Mons.Francesco Alfano e impegniamoci a ritrovare “il sentiero della Speranza”.
Un sentiero che ha il volto delcamminare insieme nella fede, della Comunità, della corresponsabilità, della cura della nostra montagna, della laboriosità, dell’accoglienza gioiosa degli ospiti, della cura dell’ambiente e delle cose fatte ed hanno il sapore del buono.In altre parole, dobbiamo organizzare la Speranza!E questo è possibile se riusciamo a lavorare tutti insieme: istituzioni, enti pubblici e privati, associazioni e singoli cittadini.E’ un cammino difficile, lungo, ma entusiasmante e realizzabile!
In questa Pasqua del Signore, come le donne del Vangelo, annunciamo a tutti: Cristo è Risorto, è vivo, è in mezzo a noi, cammina con noi.
E’ lui che ha vinto!…Egli ci porta la luce che illumina il buio delle nostre incertezze e dei nostri limiti anche in una tragedia come quella che è accaduta.
Non siamo soli!
Con il cuore aperto alla Speranza, lunedì dell’Angelo, 21 aprile p.v.alle ore 12:00, presso il Santuario di San Michele celebrerò la Santa Messa in suffragio delle anime delle vittime.
Sarà un momento di preghiera, di silenzio, di affidamento e di riflessione.
Sono certo che uniti nella fede operosa e nella sicura speranza supereremo questo grande momento di prova.San Michele Arcangelo ci guiderà e proteggerà in questo nuovo tempo.
Monte Faito, Pasqua di Risurrezione 2025
Don Catello Malafronte
Attualità
Pompei, al via le visite guidate al cantiere dell’Insula Meridionalis

Partono le visite guidate al cantiere dell’Insula Meridionalis, visibile dalla strada principale della città moderna lungo il viale delle ginestre e tra i piu’ articolati fronti di scavo del sito archeologico, un tempo affacciato scenograficamente sul golfo di Napoli e sulla vallata del Sarno.Il Parco consolida così una forma di fruizione, avviata da anni con il “racconto dei cantieri” in corso, che sta registrando un sempre piu’ forte interesse da parte del pubblico partecipante.
E dunque a partire dal 22 aprile 2025 tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 12.00 sarà possibile – previa prenotazione al numero 327 2716666 – accedere in gruppi di 15 persone all’area, accompagnati dal personale di cantiere che illustrerà i principali rinvenimenti e ambienti emersi e la metodologia di scavo. (Il servizio di prenotazione è attivo dalle 9.30 alle 13.30 dal lunedì al venerdì).Visite in lingua italiana.
Il fronte dell’Insula Meridionalis c.si sviluppa su un dislivello di oltre 30 m per oltre 450 metri lungo un’area che si estende dalla terrazza di Villa Imperiale alle Terme del Sarno e dalla Casa di Aelio Magno alla Casa di Giuseppe II, al Foro Triangolare compreso.
La complessità morfologica e storica degli insediamenti, delle strutture e degli ambienti si riverbera nella multiforme varietà di materiali e di tecniche costruttive sia messe in campo in antico sia negli interventi moderni di scavo e restauro.I segni dei terremoti che si susseguirono nel corso del I sec.
d.C.
e quelli dello sciame sismico che dovette precedere l’eruzione sono presenti e ben visibili nel corpo vivo delle architetture.L’intervento di messa in sicurezza, consolidamento e restauro dell’Insula Meridionalis, costituisce un caso estremamente complesso a causa delle condizioni conservative in cui versa a causa della morfologia dell’area di sedime e dell’articolazione tipologica degli edifici.
Gli interventi stanno interessando in particolare la messa in sicurezza e il consolidamento degli edifici, il recupero strutturale ed architettonico che si estenderanno anche al costone roccioso; il restauro architettonico e degli apparati decorativi pavimentali e parietali.L’intervento, inoltre, dovrà considerare un complessivo ripensamento del sistema di accessibilità attuale e in particolare in relazione all’uscita che taglia il prospetto sud del poderoso edificio a valle della terrazza del Tempio di Venere, e dell’ingresso diretto al quartiere dei Teatri che interrompe forzosamente il circuito esterno.
Anche questa iniziativa, come Raccontare i Cantieri e le visite al Cantiere della Regio IX, sarà un’occasione per conoscere la delicata e al tempo stesso complessa attività di scavo, di messa in sicurezza, restauro e manutenzione, attraverso il racconto e la visione in diretta degli esperti sul campo – archeologi, architetti, restauratori e ingegneri.
Cronaca
Castellammare, raid di Pasqua: rapina in supermercato del centro

Rapinato pochi minuti fa a Castellammare un supermercato del centro.Due uomini a volto coperto, armati di coltelli, hanno assaltato il supermercato Decò in via Allende bloccando le due cassiere e costringendole a farsi consegnare i contanti.Secondo le prime testimonianze i due rapinatori sarebbero giunti e poi scappati a piedi.
Sotto choc il personale del market.Naturalmente tutto registrato dalle videocamera del negozio e quelle presenti in zona.
Sulla rapina indagano i carabinieri della compagnia di Castellammare.
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