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Castellammare, ecco il piano spiagge: arenile libero ma a Pozzano resta tutto uguale

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Il 70% delle spiagge saranno libere, solo a Pozzano resteranno i lidi privati.E’ in sintesi il Piano spiagge approvato dalla giunta comunale di Castellammare di Stabia.

Il piano suddivide la costa in quattro zone, a partire da Marina di Stabia fino a Pozzano.Due di queste due zone sono rappresentate dai due porti, le aree B e D riguardano rispettivamente l’arenile antistante la villa comunale fino a via de Gasperi e la zona balneare di Pozzano.

“La finalità è quella di garantire che la maggioranza delle spiagge siano libere – si legge nel piano spiagge – garantendo allo stesso tempo la fruizione da parte della cittadinanza di attrezzature sportive e di partecipare ad eventi e manifestazione che l’amministrazione intende promuovere allo scopo di migliorare l’offerta turistico-ricreativa”.

Per quanto riguarda l’arenile di Corso Garibaldi ci sarà spazio per eventi e per la libera frequentazione dei bagnanti: “L’arenile della Villa Comunale è destinato a spiaggia di libera fruizione in particolare circa 64.800 mq.Una porzione di tale area di libera fruizione è predisposta per eventi e/o manifestazione a carattere temporaneo promosse e/o patrocinate dall’Amministrazione comunale.

In corrispondenza della banchina di ‘Zi’ Catiell’ è predisposta un’area libera di circa 3.100 mq, per le iniziative delle associazioni sportive.All’estremità dell’arenile è prevista una spiaggia di libera fruizione di circa 3.450 mq destinata all’accoglienza degli animali d’affezione”.

Un piano che non lascia spazio a interpretazione, anche se rinuncia – per il momento – a regolare le concessioni demaniali di Pozzano, dove nel corso degli anni i prezzi dei lidi sono aumentati all’impazzata a discapito degli stabiesi.

 


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Castellammare, la giunta approva il progetto da 10 milioni per il Monte Faito

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C’è il via libera della giunta di Castellammare di Stabia alla messa in sicurezza del versante stabiese di Monte Faito.I fondi sono stati assegnati nel lontano 2017, ora il progetto per il Faito prende di nuovo forma.

La giunta di Castellammare approva il progetto esecutivo, dopo un lungo carteggio di atti, conferenze dei servizi, incarichi e tutte le lungaggini burocratiche del caso.Sono dieci milioni di euro e serviranno a eliminare il pericolo del dissesto idrogeologico del versante stabiese del Monte Faito.Che poi, tradotto in soldoni, significa mettere in sicurezza soprattutto la zona collinare e il centro antico.

Una parte di Castellammare che a ogni pioggia viene invasa dal fango e dai detriti provenienti dal Faito, con le relative vasche borboniche che necessitano di continua manutenzione.


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Castellammare, all’Incrocio delle Idee “La natura belle delle cose”

Domenica 23 Marzo la presentazione del libro di Barbara Nappini

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Domenica 23 marzo sarà presente a Castellammare di Stabia la Presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini per presentare il suo libro “La natura belle delle cose” .A promuovere l’evento l’Associazione Socio Culturale l’Incrocio delle Idee e l’associazione Slow Food Costiera Sorrentina e Capri, con la finalità di fornire utili informazioni per la difesa di quelli che sono i fondamentali diritti soggettivi e collettivi legati all’alimentazione, la sostenibilità, il clima e la difesa e la tutela dell’ambiente.

“Un libro -quello della Nappini- che, inevitabilmente, conduce a profonde riflessioni attraverso una gradevole descrizione delle bellezze del nostro pianeta, le bellezze delle piccole e apparentemente insignificanti cose e azioni quotidiane, che costituiscono “un motore silenzioso e potente in grado di riconnetterci con gli altri,
con quello che ci circonda” e che ci permettono di rimanere umani.Ma oltre a riflettere, il libro, attraverso significative testimonianze, invita ad agire, ponendosi anche come strumento per chi volesse approfondire il proprio impegno per un futuro.La presentazione del libro si terrà presso il Salone Luisella Viviani in via Gesù 29, nella sede dell’Associazione L’Incrocio delle idee con inizio ore 11,00.

Dialogherà con l’autrice il giornalista e componente del direttivo dell’Incrocio delle Idee Giovanni Mura.


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Sant’Antonio Abate, fondi per mettere in sicurezza le chiese

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Arrivano i fondi del Pnrr per il Santuario di San Gerardo e per la chiesa di San Giuseppe a Sant’Antonio Abate.Ad annunciarlo è il sindaco Ilaria Abagnale.

“Il Ministero della Cultura ha finanziato due progetti di efficientamento sismico che il Comune di Sant’Antonio Abate aveva candidato e, grazie ai fondi del Pnrr, saremo in grado di ristrutturare il Santuario di San Gerardo Maiella e la chiesa di San Giuseppe”.I due interventi sono stati finanziati dal Dipartimento per la Tutela del Patrimonio Culturale del Ministero e prevedono il miglioramento sismico, la messa in sicurezza e il risanamento conservativo delle strutture delle due chiese abatesi.Il Santuario di San Gerardo Maiella ha ottenuto un finanziamento da un milione 200mila euro, mentre per la chiesa di San Giuseppe di via Roma il Comune di Sant’Antonio Abate avrà a disposizione 590mila euro, nell’ambito dei fondi erogati per la “Sicurezza sismica nei luoghi di culto, torri e campanili” dal MiC.

“Si tratta di due importanti finanziamenti per il territorio, per il patrimonio culturale e per i luoghi di culto abatesi – afferma Ilaria Abagnale – che ci consentiranno di rendere ancora più sicure le chiese cittadine.

Inoltre, questi interventi daranno la possibilità di valorizzare il ricco patrimonio culturale rappresentato dalle chiese presenti sul territorio di Sant’Antonio Abate.Nei prossimi giorni – conclude Ilaria Abagnale – presenteremo al Ministero il cronoprogramma dei lavori e partiranno tutte le azioni successive che ci consentiranno di avviare i due cantieri in tempi brevi e, come previsto dal progetto, di completare le opere entro giugno 2026”.Entrambe costruire negli anni ’30 dello scorso secolo, le due chiese contengono diverse opere d’arte e oggetti di culto dedicati ai due Santi, ed hanno rivestito un ruolo importante nella crescita socio-culturale di Sant’Antonio Abate.In particolare il Santuario di San Gerardo Maiella è collegato al vicino convento delle Suore Gerardine, punto di riferimento per la comunità.

A livello strutturale, gli interventi prevedono il consolidamento dei pilastri e il rifacimento delle coperture, con il restauro delle lesioni dei solai interni.Inoltre, saranno rimossi eventuali pericoli di cedimenti interni ed esterni.


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