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Sant’Antonio Abate, parte il rilancio della zona industriale

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Sant’ Antonio Abate

La Giunta Comunale abatese ha approvato la proposta di ridefinizione dei comparti avanzata dal Consorzio “futurABATESe”

“Grazie al PUA, parte finalmente il rilancio della zona industriale, che significa una svolta epocale e che servirà a creare nuove opportunità per il territorio abatese”.A dirlo è Ilaria Abagnale, sindaca di Sant’Antonio Abate, all’indomani dell’approvazione della delibera della Giunta comunale che prevede la ridefinizione dei comparti avanzata dal Consorzio “futurABATESe”, costituito da un gruppo di imprenditori che dispone di un’area di estensione territoriale pari a 204.165 metri quadrati nella zona industriale di Sant’Antonio Abate.
“L’ultima tappa importante era arrivata lo scorso ottobre – ricorda Ilaria Abagnale – quando il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità il PUA, dando il via alla trasformazione industriale della zona.

Per Sant’Antonio Abate tutto ciò rappresenta davvero una grande occasione di sviluppo che consentirà di creare nuovi posti di lavoro”.Seguendo le norme tecniche di attuazione approvate, con la prima proposta di ridefinizione dei comparti è partita la vera e propria trasformazione industriale della zona. “Grazie al progetto – aggiunge Ilaria Abagnale – il territorio di Sant’Antonio Abate diventa sempre più centrale e strategico nello sviluppo socio-economico, culturale ed ecologico dell’Agro nocerino-sarnese, per i cittadini abatesi, i comuni limitrofi e per la Città Metropolitana di Napoli. È questa l’idea di Sant’Antonio Abate che abbiamo per il futuro, un polo importante per l’economia del territorio”
La zona industriale sorge in un’area strategica, collegata alla bretella M3, dunque all’autostrada Napoli-Salerno, alla strada statale 268 del Vesuvio e alle principali arterie viarie.

L’intera area, suddivisa in cinque comparti, quattro oltre il comparto “Futurabatese”, ridefiniti con Delibera di Giunta del 07/03/2025, cioè delle mega aree con estensione variabile dai 40mila ai 70mila metri quadrati, capaci di razionalizzare lo spazio e definire una urbanizzazione fondamentale, oggi quasi assente, capace di servire un’area così estesa e strategica per il territorio.L’area della zona industriale è classificata dal Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Napoli tra i “poli specialistici produttivi suscettibili di sviluppo per funzioni prevalentemente industriali e per funzioni logistiche” di interesse Metropolitano e sovracomunale.

Le destinazioni d’uso consentite nell’ambito del PUA sono quattro: industriali, artigianali e logistiche, commerciali; direzionali e di servizio; attrezzature pubblico o di uso pubblico per servizi collettivi, per lo sport, lo svago e il tempo libero, e per aree verdi e parcheggi; viabilità.La trasformazione urbanistico-edilizia dei lotti produttivi potrà essere attuata dai soggetti proprietari dei suoli riuniti, in riferimento ai comparti di attuazione come ridefiniti con la Delibera di Giunta o per sub-comparti con superficie territoriale non inferiore ai 40mila metri quadrati.


Attualità

Castellammare, la giunta approva il progetto da 10 milioni per il Monte Faito

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Sant’ Antonio Abate

C’è il via libera della giunta di Castellammare di Stabia alla messa in sicurezza del versante stabiese di Monte Faito.I fondi sono stati assegnati nel lontano 2017, ora il progetto per il Faito prende di nuovo forma.

La giunta di Castellammare approva il progetto esecutivo, dopo un lungo carteggio di atti, conferenze dei servizi, incarichi e tutte le lungaggini burocratiche del caso.Sono dieci milioni di euro e serviranno a eliminare il pericolo del dissesto idrogeologico del versante stabiese del Monte Faito.Che poi, tradotto in soldoni, significa mettere in sicurezza soprattutto la zona collinare e il centro antico.

Una parte di Castellammare che a ogni pioggia viene invasa dal fango e dai detriti provenienti dal Faito, con le relative vasche borboniche che necessitano di continua manutenzione.


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Castellammare, attivato il servizio Send

Risparmi per i cittadini sui servizi di notifiche

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Sant’ Antonio Abate

Da oggi per i cittadini stabiesi è possibile risparmiare sui costi di notifica delle multe grazie a SEND, il Servizio Notifiche Digitali.Il Comune di Castellammare di Stabia ha, infatti, aderito alla piattaforma che permette di ricevere comunicazioni a valore legale, come le multe stradali, direttamente via PEC, eliminando così i costi di notifica che possono arrivare fino a 18 euro.

 

I cittadini che scelgono di attivare SEND potranno ricevere le notifiche di multe e altri avvisi in formato digitale, evitando i costi aggiuntivi della raccomandata cartacea.

Il servizio consente anche di effettuare direttamente il pagamento online, semplificando l’intero processo.

 

Per attivare SEND è sufficiente: essere in possesso di un indirizzo PEC, presente nei registri pubblici come INAD (l’indice nazionale dei domicili digitali) o indicato dal destinatario direttamente accedendo a SEND con SPID o CIE dal sito notifichedigitali.pagopa.it.Oppure attivare il servizio su App IO per essere informati della presenza di una notifica tramite un avviso di cortesia, da cui visualizzare l’atto e pagare contestualmente eventuali importi dovuti.

Gli utenti possono indicare anche un recapito email o un numero di telefono cellulare su cui ricevere gli avvisi di cortesia con le istruzioni per accedere a SEND.

 

In assenza di recapiti digitali, SEND si occuperà dell’invio della notifica tramite raccomandata cartacea.


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Attualità

Castellammare, all’Incrocio delle Idee “La natura belle delle cose”

Domenica 23 Marzo la presentazione del libro di Barbara Nappini

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Sant’ Antonio Abate

Domenica 23 marzo sarà presente a Castellammare di Stabia la Presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini per presentare il suo libro “La natura belle delle cose” .A promuovere l’evento l’Associazione Socio Culturale l’Incrocio delle Idee e l’associazione Slow Food Costiera Sorrentina e Capri, con la finalità di fornire utili informazioni per la difesa di quelli che sono i fondamentali diritti soggettivi e collettivi legati all’alimentazione, la sostenibilità, il clima e la difesa e la tutela dell’ambiente.

“Un libro -quello della Nappini- che, inevitabilmente, conduce a profonde riflessioni attraverso una gradevole descrizione delle bellezze del nostro pianeta, le bellezze delle piccole e apparentemente insignificanti cose e azioni quotidiane, che costituiscono “un motore silenzioso e potente in grado di riconnetterci con gli altri,
con quello che ci circonda” e che ci permettono di rimanere umani.Ma oltre a riflettere, il libro, attraverso significative testimonianze, invita ad agire, ponendosi anche come strumento per chi volesse approfondire il proprio impegno per un futuro.La presentazione del libro si terrà presso il Salone Luisella Viviani in via Gesù 29, nella sede dell’Associazione L’Incrocio delle idee con inizio ore 11,00.

Dialogherà con l’autrice il giornalista e componente del direttivo dell’Incrocio delle Idee Giovanni Mura.


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