Politica
Castellammare, “ No ai dirigenti nelle Commissioni”. L’opposizione solleva il caso

I dirigenti nelle commissioni ma solo se c’è l’assessore.Non ci sta l’opposizione che è pronta a portare il caso davanti al Prefetto.
A sollevare il caso sono i consiglieri di opposizione
Nicola De Filippo, Antonio Cimmino,
Antonio Federico , Pasquale D apice.
“Il Sindaco Vicinanza e la sua Giunta calpestano le regole democratiche e paralizzano i lavori delle Commissioni consiliari.Quanto accaduto – scrivono- nelle ultime ore segna una pagina buia per la vita democratica del Comune di Castellammare di Stabia.
Il Sindaco Vicinanza e la sua Giunta, in palese violazione del Regolamento comunale che disciplina il funzionamento delle Commissioni consiliari, hanno deciso – in modo autoritario e senza alcuna legittimazione formale – di impedire ai Dirigenti comunali di partecipare alle sedute e alle audizioni delle Commissioni, se non in presenza degli Assessori di riferimento e solo previa loro preventiva informazione.Una disposizione arbitraria, comunicata oggi dal Dirigente del Settore Economico-Finanziario e del Patrimonio alla I Commissione consiliare e che avrebbe appreso dalla Segretaria Generale.
Una decisione che ha letteralmente paralizzato i lavori della Commissione, impedendo l’audizione del Dirigente atteso per chiarire questioni fondamentali all’ordine del giorno.Siamo di fronte a un atto gravissimo, senza precedenti nella storia democratica della nostra città.
Una scelta che lede l’autonomia dei Dirigenti comunali – organi tecnici dell’Ente, indipendenti dall’indirizzo politico – e che rappresenta un vero e proprio schiaffo ai principi di trasparenza e di controllo che il Consiglio comunale è chiamato a esercitare per mandato dei cittadini.Ci chiediamo come possa un’Amministrazione che si è insediata proclamando di voler “cambiare rotta”, di voler costruire una “Casa di Vetro”, giustificare un comportamento tanto opaco e autoritario.
Le parole sulla trasparenza e sulla legalità, ancora una volta, si rivelano soltanto slogan buoni per la propaganda.Nei prossimi giorni porteremo la questione all’attenzione della Prefettura di Napoli affinché verifichi la legittimità di questa decisione e valuti se essa non configuri una violazione dei principi democratici e costituzionali che regolano il corretto funzionamento degli enti locali.
Contestualmente, chiederemo che l’argomento venga discusso in Consiglio comunale, perché la città merita chiarezza e rispetto delle regole.La democrazia non si sospende, e nessun Sindaco può permettersi di trasformare le istituzioni in un terreno di controllo politico sui funzionari”
Politica
Regionali, Enza Maresca è la prima candidata stabiese del centrodestra

Al momento è la prima e unica candidata del centrodestra stabiese.In corsa per le elezioni regionali ci sarà, molto probabilmente, anche Enza Maresca.
L’ex consigliera comunale di centrodestra sarebbe in procinto di siglare l’accordo con Edmondo Cirielli, per scendere in campo a sostegno del candidato presidente e precisamente nella sua lista di riferimento.Nei giorni scorsi si è registrato un incontro nel quartier generale del candidato governatore del centrodestra, a Napoli all’Hotel Mediterraneo.
Mancano solo i dettagli per firmare la candidatura.Maresca dovrebbe fare coppia fissa con Lello Di Capua, avvocato penalista molto noto anche nell’area stabiese, anch’egli vicinissimo alla firma della candidatura con Edmondo Cirielli Presidente.
Politica
Castellammare, fermento nel centrodestra tra assenze eccellenti e sorprese

Castellammare.C’è grande fermento nel centrodestra stabiese.Non si parte con i favori del pronostico, ma c’è fiducia dopo la discesa in campo di Edmondo Cirielli a guidare la rimonta a Roberto Fico.A Castellammare, il coordinatore Nello Di Nardo, riferimento sul territorio del deputato Franco Silvestro, ha convocato lo stato maggiore di Forza Italia.
Un battesimo anche per il nuovo coordinatore dei giovani Renato D’Apuzzo.Al tavolo si sono ritrovati un po’ tutti gli esponenti di centrodestra che albergano nelle liste civiche di opposizione in consiglio comunale.Una piacevole sorpresa, anche se dipende dai punti di vista.
Perché il nucleo storico forzista pare non l’abbia presa benissimo.Di certo, questa volta, mancava Annarita Patriarca.
La deputata di Gragnano sembra uscita un po’ dai radar di Forza Italia, tanto che – da voci di corridoio – pare abbia intenzione di sostenere un consigliere comunale di Santa Maria la Carità nella lista Cirielli Presidente.Nella lista del presidente ci sarà anche l’avvocato penalista Lello Di Capua, molto noto nell’area stabiese, con base ad Agerola e nei comuni dei Monti Lattari.Nelle prossime ore potrebbe esserci una novità tutta stabiese proprio nella lista di Cirielli.
Sul territorio è lanciassimo Franco Cascone, consigliere regionale uscente di Forza Italia, che ha già iniziato la sua campagna elettorale da un pezzo.Anche la Lega trova terreno fertile sul territorio stabiese.C’è l’ex presidente del consiglio comunale, Emanuele D’Apice, che sosterrà Severino Nappi, a cui strizza l’occhio anche l’ex sindaco Gaetano Cimmino.
Fratelli d’Italia, non presente in consiglio comunale, si atterrà alle indicazioni che giungono dai riferimenti regionali e in particolare da Edmondo Cirielli sui candidati da appoggiare.
Politica
Castellammare, l’opposizione chiede il “rispetto del ruolo del consigliere”

Il rispetto del ruolo del consigliere comunale.A chiederlo sono i consiglieri d’opposizione Mario D’Apuzzo, Antonio Alfano, Rosanna De Simone e Ciro Di Martino.
Così come gli altri consiglieri di minoranza i quattro contestano la scelta della presenza dei dirigenti solo in presenza degli assessori “preso atto di quanto deliberato nella seduta della I Commissione di questa mattina contestano fermamente la scelta, se fosse confermata, della Giunta con l’avallo della Segretaria generale, di consentire la partecipazione dei Dirigenti alle audizioni delle diverse Commissioni consiliari solo con la contemporanea partecipazione dell’Assessore al ramo.Considerano tale scelta in contrasto con quanto previsto dall’Art. 74 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e delle Commissioni consiliari e pertanto lesiva delle prerogative dei Consiglieri comunali e di ostacolo all’azione istituzionale di questi ultimi.
Allo stesso modo, posto che la vicenda riguarda il ruolo del Consigliere comunale in genere e non i soli presidenti di commissione, considerano non opportuna la scelta di convocare una seduta dei soli quattro presidenti di commissione ma di contro necessaria la convocazione di una conferenza dei capigruppo”.
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