Politica
Il super-Prefetto Cannizzaro: “Cacceremo la camorra dal palazzo e faremo ripartire la città”
Il commissario antimafia annuncia opere per il Savorito e per la videosorveglianza. Primo obiettivo: “Ordine e sicurezza”
Alla guida della commissione straordinaria che dopo lo scioglimento del consiglio comunale di Castellammare di Stabia per infiltrazioni della criminalità organizzata gestirà per 18 mesi il comune, il prefetto Raffaele Cannizzaro è certo che la gestione commissariale velocizzerà procedimenti in corso prima dello scioglimento e avrà nel complesso effetti positivi sulla cosa pubblica locale.
La prima decisione ad essere adottata, spiega nell’intervista pubblicata oggi sul quotidiano Il Mattino-Napoli, «riguarderà proprio un progetto chiave per un quartiere altamente degradato come il Savorito», per il quale «il ministero delle Infrastrutture ha messo a disposizione 15 milioni di fondi PinQua (Programma nazionale della qualità dell’abitare) non solo per il rifacimento delle infrastrutture ma anche per le abitazioni: sappiamo che è solo un terzo di quello che occorrerebbe. Ma faremo in modo che l’opera avanzi».
«Obiettivo primario saranno l’ordine e la sicurezza, con il ripristino della videosorveglianza», prosegue il prefetto Cannizzaro, per poi passare a curare «le patologie» che hanno portato allo scioglimento dell’ente. Sul tavolo «avremo centinaia di argomenti», è consapevole il prefetto, che assicura: «Faremo partire tutto ciò che è cantierabile, mettere in piazza denaro pubblico significherà anche aiutare l’economia. Cercheremo di eliminare tutto ciò che ha compresso la realtà sociale ed economica».
Alla domanda relativa a cosa bisogna fare perché un’amministrazione pubblica si liberi una volta per tutte dalle infiltrazioni mafiose, il commissario prefettizio risponde: «È chiaro che prima di tutto bisogna ricreare le condizioni per cui un candidato sospetto non venga proposto».
«Noi faremo quanto in nostro potere», assicura, senza dimenticare che «spetta alla società civile fare il resto». In quest’ottica si inserisce un altro altro tema importante per la gestione commissariale, che è il dialogo con la comunità locale, con la città: «In quale forma e con chi, come e quando farlo lo capiremo dopo aver approfondito la nostra conoscenza. Ma che ci debba essere è sicuro».
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