Cronaca
Inchiesta Cirio, trema la politica stabiese: tutti i nomi finiti nelle intercettazioni

Castellammare di Stabia. C’è tanta carne a cuocere nelle oltre 600 pagine dell’ordinanza, con cui la Procura di Torre Annunziata chiede gli arresti domiciliari per i parlamentari Antonio Pentangelo e Luigi Cesaro. Provvedimento che invece ha colpito Adolfo Greco, imprenditore molto influente nella vita politica stabiese. E oltre a scoperchiare le presunte «mazzette» per realizzare i 300 appartamenti nell’area Cirio, le oltre 600 pagine che incastrano Greco e soci c’è uno spaccato inedito della vita politico-amministrativa di Castellammare. Tutto quello che succede nel sottobosco della politica, lo si legge nelle centinaia di registrazioni raccolte dalla Dda, nel corso dell’inchiesta Olimpo, e «prestate» alla Procura di Torre Annunziata per cristallizzare il ricorso sistematico a presunti atti di corruzione. Il Rolex regalato a Pentangelo in occasione del 50esimo compleanno e l’«imbasciata» da 10mila euro per Cesaro sarebbero le prove di un sistema collaudato per arrivare all’obiettivo finale: far partire i lavori nell’area ex Cirio, ottenendo le autorizzazioni attraverso la modifica del Put (in Regione) e grazie alla nomina della Provincia di un commissario ad acta.
Intorno a tutto questo ci sono le relazioni intessute da Adolfo Greco con decine di politici stabiesi. Da destra a sinistra, non fa differenza. Escluse le conversazioni con Pentangelo e Cesaro, di rilevanza penale, quelle con gli altri politici stabiesi sembrano normali interlocuzioni. Nulla di rilevante per l’inchiesta, ma utili a contestualizzare lo scenario e la capacità di Greco di mediare su ogni aspetto che riguardasse la vita amministrativa della città. Ci sono, però, diversi «omissis». Tagli voluti perché, eventualmente, utili per altri filoni di inchiesta.
L’inchiesta si concentra dal 2013 al 2015, anni in cui alla guida della città c’era il centrosinistra e Nicola Cuomo (Pd) era il sindaco, nemmeno sfiorato dall’inchiesta, in quanto non risultano contatti con Greco & Co. Sono gli anni del brevissimo mandato del nipote di Antonio Gava, mandato a casa proprio nel 2015 (eletto nel 2013) proprio per volere del Pd e in particolare di Gennaro Iovino, ispiratore della candidatura di Cuomo attraverso le primarie del Partito Democratico. Ma al momento non risultano correlazioni con l’affare Cirio.
Gennaro Iovino, però, ragionava molto con Greco a giudicare dalle intercettazioni, tanto da incontrarsi due volte insieme a Mario Casillo. La prima volta a casa di Iovino, la seconda a casa di Greco. L’imprenditore chiedeva di eliminare gli oltre 100 emendamenti presentati dal Pd in occasione della modifica del Piano Ubranistico Territoriale(Put). In cambio avrebbero chiesto – secondo i magistrati – il coinvolgimento di una ditta «amica» per la realizzazione degli impianti elettrici nell’ambito della costruzione di 200 casa nell’area Cirio («allora ho parlato con Casillo e con Gennaro ieri sera… si è chiarito che c’è un’impresa loro che fa gli impianti elettrici»). Una circostanza alquanto curiosa, perché in consiglio comunale invece i Greco e i Iovino non erano per niente in sintonia. Il figlio Luigi era consigliere di opposizione avendo sostenuto la candidatura di Pentangelo con il centrodestra, Francesco Iovino era invece capogruppo del Pd e dettava la linea politica dell’amministrazione. In uno degli incontri a casa Greco, però, sono risultati entrambi presenti.
Poi arriva anche il momento della mediazione per mettere pace nel Partito Democratico. Adolfo Greco, in una conversazione con Don Antonio Polese (deceduto) raccontava di essersi attivato per la riappacificazione tra Nicola Corrado, all’epoca assessore all’Ambiente della giunta Cuomo, e Gennaro Iovino: «L’altro ieri sera spetta da me Nicola Corrado… se ne andò a mezzanotte: Adolfo devi parlare tu con Gennaro Iovino… ci deve dare una mano». Nella stessa conversazione Greco spiega che una delibera determinante per l’area Cirio «la stava facendo Bobbio, mo lo stiamo riprendendo un’altra volta tutto daccapo».
Ci sono poi i dialoghi con Giovanni Russo, attuale assessore ai lavori pubblici della giunta guidata dal sindaco Gaetano Cimmino, di cui Greco è stato sostenitore in campagna elettorale. La conversazione tra Greco e Russo si concentra soprattutto sull’ex sindaco Salvatore Vozza, dopo aver annunciato la presentazione e l’imminente votazione di un maxi-emendamento in consiglio regionale che avrebbe consentito di dare il via libera all’opera. Un’opera lo stesso Vozza aveva sempre ostacolato politicamente, come sostiene l’imprenditore nelle intercettazioni, ma che rischiava di vedere la luce con tale intervento politico in Regione. E allora i due si lasciano andare a epiteti contro lo stesso Vozza: «E’ un uomo di m…» esclama Giovanni Russo, facendo intendere un lungo dualismo, ricordando nel 2010 un consiglio comunale in cui tutti gli imprenditori dell’area di via De Gasperi si schierassero tutti contro un provvedimento urbanistico dell’allora sindaco Vozza.
Ci sono conversazione ambientali captate anche con Carlo Longobardi, nel frattempo diventato vicesegretario provinciale della Lega. E proprio a Longobardi, Greco spiega – alla vigilia delle elezioni regionali del 2015 – che «si sono interessati direttamente Stefano Caldoro e Fulvio Martusciello» del maxiemendamento che ha consentito la modifica del Put e quindi reso possibile l’opera nell’ex Cirio. «Mi auguro che vince Caldoro, così Pentangelo va a fare l’assessore… comandato da Gigino Cesaro».
Sempre nell’ambito delle elezioni regionali, viene invitato da Paola Ravallese, madre del presidente dell’ente parco dei Monti Lattari Tristano Dello Ioio, per un incontro con Vincenzo De Luca. Adolfo Greco declina l’invito spiegando di essere dalla parte di Caldoro, ma poteva assicura la presenza del figlio Luigi e di Giovanni Lombardi (socio dei due) nell’albergo di Salerno di proprietà proprio della Ravallese. Greco spiega anche la sua amicizia con Andrea Cozzolino, ex europarlamentare, sostenendo che la vittoria di De Luca alle primarie Pd ha tolto l’imbarazzo di dover scegliere tra Caldoro e l’eventuale candidatura a presidente della regione Campania proprio di Cozzolino.
Sempre con l’attuale assessore ai lavori pubblici del comune di Castellammare, Giovanni Russo, Greco prendeva accordi per promuovere un incontro con tutti gli imprenditori della zona Asi con il presidente del consorzio, Giosy Romano. Anche perché Russo è proprio dipendente del consorzio. In un’altra conversazione Greco conferma di aver assicurato i voti per l’elezione di Romano (sindaco di Brusciano), con l’intercessione di Russo, ma soprattutto grazie ai voti assicurati dai sindaci che facevano riferimento a Pentangelo e Cesaro.
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Cronaca
Castellammare, altro incidente sulla panoramica: auto si ribalta

Altro incidente in via Panoramica a Castellammare di Stabia.In direzione Vico Equense, subito dopo il Belvedere, un’automobilista ha perso il controllo della vettura che poi si è ribaltata.
In questo momento traffico a senso alternato.Sul posto la polizia municipale di Castellammare per il rilievi del caso e la gestione del traffico.
Coinvolta anche una seconda auto.Il bilancio è di un ferito, non in pericolo di vita.
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Cronaca
Castellammare, schianto in via Panoramica è grave il centauro

Castellammare e gli amici motociclisti ma non solo pregano per Giovanni Pappalardo il giovane avvocato motociclista che nella mattinata di sabato ha avuto un incidente in via Panoramica.Giovanni è ricoverato all’ospedale del mare a Napoli dopo che era stato stabilizzato al pronto soccorso del San Leonardo di Castellammare.Il giovane avvocato avrebbe perso, per causa ancora in accertamento, il controllo della moto di grossa cilindrata andando a battere contro un’auto in quel momento ferma.Giovanni è molto conosciuto tra i motociclisti della Campania tant’è che i presidenti dei vari gruppi hanno organizzato per il ragazzo una veglia di preghiera
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Attualità
Maltempo in Campania. Domenica con Allerta Meteo

🟡 ALLERTA METEO GIALLA PER TEMPORALI IMPROVVISI E INTENSI.POSSIBILI GRANDINE E FULMINI.
🔔 La Protezione Civile della Regione Campania, in considerazione delle valutazioni del Centro Funzionale, ha emanato un avviso di allerta meteo di livello Giallo, per piogge e temporali, valido dalle 6 alle 23.59 di domani, domenica 5 ottobre.
Sono previste precipitazioni intense su tutto il territorio, ad esclusione delle zone 4 (Alta Irpinia e Sannio) e 7 (Tanagro).
⛈️ Il quadro meteo è caratterizzato da incertezza previsionale: i temporali potranno avere rapidità di evoluzione e particolare intensità a scala locale.Saranno possibili anche grandinate e forti venti, a partire dalla mattina e fino a tardo-pomeriggio sera.
Attenzione dovrà essere posta al rischio idrogeologico: tra le principali conseguenze dell’impatto al suolo delle precipitazioni si segnalano possibili allagamenti, innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, scorrimento delle acque nelle sedi stradali, caduta massi e frane.
⚡️ A causa dei fulmini, della grandine e delle raffiche di vento potrebbero verificarsi danni alle coperture e alle strutture esposte alle sollecitazioni.Si ricorda ai Comuni di attivare i COC (Centri Operativi Comunali) e di porre in essere tutte le misure strutturali e non strutturali, atte a prevenire, contrastare e mitigare i fenomeni previsti, in linea con i rispettivi piani comunali di protezione civile.
🌳Monitorare la corretta tenuta del verde pubblico e prestare attenzione alle comunicazioni della Sala Operativa Regionale.
❗️Si evidenzia che le iniziative in programma, connesse a “Io Non Rischio” e alla “Settimana nazionale della Protezione Civile”, si terranno compatibilmente con le condizioni meteo e nel rispetto dei provvedimenti adottati dai singoli Comuni in attuazione delle pianificazioni di protezione civile.
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