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Cronaca

Cimmino bluff, riprende il disboscamento della collina di Varano. Le opposizioni: “Un teatrino”

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Tunnel varano

Riprendono a lavorare gli operai incaricati al disboscamento della collina ai piedi delle ville archeologiche di Stabiae

Castellammare di Stabia. “I lavori per il raddoppio dei binari della Circumvesuviana sono ufficialmente sospesi. Il presidente Eav se ne faccia una ragione. Anche il governatore della Regione Campania, dopo averlo nominato suo consigliere, lo ha bacchettato in diretta spiegando l’inconsistenza di quest’opera monca che lui stesso continua a difendere”. Lo aveva detto tre giorni fa il Sindaco Gaetano Cimmino commentando il sopralluogo dei carabinieri forestali, ufficio tecnico comunale e polizia municipale, nell’area di cantiere dove sorgerà il secondo binario della linea Castellammare di Stabia – Torre Annunziata e il traforo della collina di Varano. Questa mattina, però, gli operai incaricati alla messa in sicurezza dell’area mediante un’opera di disboscamento della collina sono ritornati a lavorare in cantiere.
Sbugiardato il primo cittadino stabiese che aveva fatto sapere di aver sospeso i lavori. Non sono state per nulla prese in considerazione le sue parole dall’EAV che continua nella fase preliminare per l’apertura del cantiere. Lo stesso presidente Umberto De Gregorio ha fatto sapere che il progetto in questione è un “progetto ereditato dal commissario governativo di circa 20 anni fa” e che l’azienda va avanti per “determinazione della Regione Campania e del Comune di Castellammare di Stabia. Ci fermiamo quando diranno di farlo, l’Eav non fa passi indietro. Faremo le cose per bene nel rispetto di tutte le norme ambientali, archeologiche e paesaggistiche”.
LE OPPOSIZIONI. “Cimmino, fai il sindaco. Basta. Basta Sindaco stai pazziando (scherzando ndr) – ha scritto sui social Tonino Scala – Vergogna, continua il taglio di alberi a via Grotta San Biagio. Cosa stai aspettando? È pulizia quella? È un intervento invasivo che arrecherà danni irreparabili se non si interviene in tempo. Fai presto. Cimmino fai presto. Mi vergogno. Mi vergogno di questo atteggiamento assurdo. Cosa aspetti che qualcuno vada lì ad occupare il cantiere? Qualcuno si deve far arrestare? Cosa altro deve accadere? Basta. Basta. Fai il sindaco…”.


ANDREA DI MARTINO. “Stop al balletto prelettorale sulla pelle della città. Il raddoppio dei binari è una opera strategica per Castellammare, che non può essere gestita come se fossimo al cabaret, perché prevede interventi delicati per il nostro territorio. Il modo peggiore per affrontare l’opera è farlo con questo minuetto di dichiarazioni senza sostanza, che indeboliscono l’autorevolezza di chi deve controllare che tutto procedi secondo legge. Il raddoppio conferisce a Castellammare una opportunità unica; divenire Hub strategico di collegamento tra il nascente Hub dell’alta velocità Pompei Roma, il centro strategico di Napoli con Ferrovie ed Aeroporto, una possibile stazione marittima a Castellammare, in connessione con la Penisola Sorrentina, che non potendo morfologicamente potenziare i propri trasporti, avrebbe sempre più bisogno di un hub strategico, moderno ed intermodale, che solo la città di Castellammare può offrire. Senza sottovalutare il miglioramento dei collegamenti con Napoli, che il tanto vituperato recupero di 2 minuti di transito di cui si parla, sull’arco di una giornata può significare fino a tre corse in più al giorno. Cosa che anche solo per il pendolarismo è manna dal cielo. Ovviamente – ha scritto Andrea Di Martino – non mi sfugge l’impronta ambientale dell’opera sulla nostra città. Ed è per questo che sono preoccupato del modo poco rigoroso con cui si sta affrontando.Il rigore è dato dal rispetto della legge e dalla serietà di tutti gli organi che hanno espresso parere positivo sull’opera, a partire dalle Sovrintendenze. Bisognerà vigilare e sovrintendere alla cura dei reperti archeologici che saranno interessati dall’opera, e bisognerà garantire la sicurezza ed il consolidamento della collina, dove insistono abitazioni. Questo è il ruolo delle istituzioni in questa fase.Non di certo quello di annunciare cose che non possono più avvenire a meno di non determinare danni, questi si, irreparabili. Bisognerà assicurarsi, altresì che il ristoro della impronta ambientale alla città, sia realizzato da Eav”.

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