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Cronaca

Covid, il primario del San Leonardo bacchetta Cimmino: intervento tardivo, ora vada in Procura

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Le condizioni dell’ospedale sono da Procura della Repubblica. Restrizioni arrivate molto tardi

Castellammare di Stabia. «Dov’era quando doveva garantire l’ordine pubblico e non l’ha fatto per tempo e il nostro lungomare era invaso da molta gente non stabiese? Quali sono le azioni messe in campo contro coloro che sono stati sorpresi positivi a girovagare in città indisturbati o a mantenere attività aperte?» A chiederlo al Sindaco Gaetano Cimmino in un post sui social è Luigi Esposito, primario del reparto Covid dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Il medico, non l’unico negli ultimi giorni, ha posto l’attenzione sulla cattiva gestione dell’emergenza in città. «Cosa ha fatto per contrastare decisione prese dall’alto che hanno fatto di Castellammare di Stabia lo sversatoio per il Covid della provincia di Napoli? Sindaco vada in Procura che troverà già la strada spianata lei è la massima autorità cittadina, faccia qualcosa di utile per la sua città». Un lungo post su profilo Facebook che ha ottenuto diversi commenti e condivisioni. Esposito commenta la decisione della zona rossa in Campania e la Zona Rossa Rafforzata per la prima volta in un comune di Italia a Castellammare di Stabia.
«Ci siamo una bella chiusura da zona rossa, Castellammare città più infetta della provincia di Napoli, contagi in ascesa esponenziale, amministrazione comunale e regionale allo sbando, l’evanescente primo cittadino che cerca di dare una giustificazione di quanto accade accusando i suoi cittadini. Riavvolgiamo il nastro e capiamo. Il virus – spiega il medico – non è mai scomparso anche se tutti ce lo auguriamo, il virus è in mezzo a noi continua a replicarsi e dopo un anno di circolazione ha iniziato a mutare. Le mutazioni sono fisiologiche e lo renderanno sempre maggiormente diffusibile e speriamo meno cattivo. Il Governatore della Regione – prosegue il post – continua a fare i giochi di prestigio riguardo ai posti attivabili e disponibili, quando vengono attivati sono luoghi pressoché privi di personale all’altezza di erogare livelli assistenziali di qualità. Attraverso i Dirigenti delle varie ASL campane, si sta smantellando il 118, ovvero coloro che quando ti manca l’aria iniziano i primi trattamenti farmacologici per poi portarti in ospedale. Negli ospedali mancano i medici». Castellammare nelle ultime settimane ha registrato un’impennata di contagi riconducibili, oltre al mancato rispetto delle regole, soprattutto alla variante inglese con ripercussioni sull’ospedale cittadino che è l’unico di riferimento per il comprensorio dopo la chiusura di Vico Equense e Torre del Greco, quest’ultimo dedicato ai positivi al Covid insieme a Boscotrecase. «Nella nostra Asl con un ospedale dedicato al covid, continuiamo ad utilizzare l’ospedale di Castellammare come ospedale misto. Allora cari governanti, caro Sindaco, fermo restando la deprecabile assenza di senso di responsabilità di cittadini che positivi circolano in strada, scendono dalle loro abitazioni con la scusa della spazzatura o del cane, tengono aperte attività commerciali, la motivazione dei contagi così alti e della presenza delle varianti va ricercata nella scellerata scelta di imporre all’ospedale stabiese il doppio ruolo di pulito /sporco. Su Castellammare vengono riversate circa 600000 persone per le prestazioni ospedaliere e tutti gli infetti da San Giorgio a Cremano fino a Castellammare compresa la zona vesuviana e dei Monti Lattari, per non parlare delle ambulanze che sostano in un piazzale piccolo dove la gente passa in mezzo ai covid. Queste decisioni prese dai vertici Asl sono da procura della Repubblica». emidav

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