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Juve Stabia, Padalino: “Domani derby complicato con la Paganese, abbiamo 10 indisponibili”

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Juve Stabia, Padalino: “Domani derby complicato con la Paganese, abbiamo 10 indisponibili”

Momento molto favorevole per la Juve Stabia. Reduce da 3 vittorie consecutive e 5 in trasferta, i gialloblu’ domani sera saranno di scena al Marcello Torre di Pagani. Un derby, però, molto complicato soprattutto per le assenze che hanno colpito la squadra di mister Padalino. Proprio quest’ultimo ha spiegato il momento dei suoi in conferenza stampa:

“Sono orgoglioso perché questa squadra ha raggiunto una consapevolezza che prima non aveva. Noi, però, eravamo sicuri che stavamo tracciando il giusto percorso perché i ragazzi hanno sempre lavorato bene in allenamento. Sono segnali importanti questi, da sempre abbiamo riconosciuto in loro delle qualità, oltre a quelle di calciatori, che prima o poi dovevano portare risultati. Ma i risultati spesso dipendono da fattori o episodi sfavorevoli. Oggi tutti devono riconoscere a questa squadra la capacità di essersi riconosciuta in un’idea di calcio. Sono orgoglioso dei miei ragazzi per il loro impegno. I sassolini? La più grande soddisfazione è vedere i miei ragazzi che stanno applicando ciò che avevamo in mente dall’inizio.

Infermeria? Abbiamo dieci calciatori fuori. Si sono aggiunti ai soliti, Borrelli, Russo ed Esposito. Anche Suciu è out per la partita di Pagani, Orlando e Garattoni sono in dubbio. Non so quando potranno rientrare, non conosco bene i tempi. Troest dovrebbe recuperare dopo la sosta.

I derby lo sappiamo, sono sempre partita che danno una spinta in più a tutti. La stanchezza e la preparazione della gara sono i punti chiave. Ormai non si preparano più le partite, manca il tempo materiale. In pochi giorni non si riesce a curare tutto. Questi sono gli aspetti che più possono pregiudicare una prestazione. A distanza di tre giorni è difficile anche preparare mentalmente i giocatori, non è facile ricaricare le pile e ripartire. Bisogna avere una forte motivazione. Speriamo che tutti questi fattori non incidano, soprattutto per la bellezza della partita.

Dopo la Casertana cosa è scatattato? Praticamente nulla, ho sempre continuato a lavorare come sapevo. Ma come tutte le cose bisogna avere la pazienza di aspettare. Un pò come la primavera, bisogna avere la pazienza di attendere la fioritura. Ci sono state critiche anche giuste, ma invito sempre le persone a immedesimarsi nel ruolo di chi si sta criticando, senza conoscere le dinamiche di campo di un allenatore. Non è semplice fare questo mestiere. L’esonero non mi spaventa perché chi inizia a fare questo lavoro lo mette in preventivo. Però personalmente non vivo di rivincite, anche e soprattutto se i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Le vittorie in trasferta? Questo fattore sarebbe stato importante se ci fossero stati i tifosi. Oggi non è così, questa è una cruda realtà che sta colpendo il calcio ma non solo. E proprio per questo vorrei approfittarne per dedicare un pensiero alla famiglia di Antonio Vanacore, ai suoi collaboratori e alla Cavese tutta. Non sarà facile sicuramente ricominciare, in bocca al lupo a loro per il loro obiettivo stagionale. Detto questo, l’artefice del cambio di rotta tra vittorie in casa e fuori non sono solo io, ma tutto il gruppo. In questa categoria, sia nel bene che nel male, tutti hanno responsabilità. I meriti principali, però, vanno sempre alla squadra. Hanno capito cosa dovevano fare e ora ci stiamo togliendo anche delle belle soddisfazioni in termini di risultati. “

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