Cronaca
Covid, la Campania resta gialla. De Luca: «Non significa ricreazione e movida irresponsabile. A rischio l’estate»

«Se immaginiamo che zona gialla significa fare la ricreazione e la movida irresponsabile, nel giro di due settimane diventiamo non zona arancione, ma zona rossa»
Sospiro di sollievo per attività commerciali dopo il possibile passaggio della Campania in zona arancione a partire da lunedì che tuttavia non avverrà. La regione, con indice Rt salito sopra 1 anche nel limite inferiore (1,08, con intervallo 1,05-1,11), non cambia il livello di allerta che resta di colore giallo. Il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dal 3 maggio. E’ in area rossa la regione Valle D’Aosta. Sono in area arancione le regioni Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna (che lascia quindi il rosso). Tutte le altre regioni e province autonome sono in area gialla.
«Non è ricreazione, resta a rischio la stagione estiva. Serve responsabilità»
«Se immaginiamo che zona gialla significa fare la ricreazione e la movida irresponsabile, nel giro di due settimane diventiamo non zona arancione, ma zona rossa». Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, nel corso del suo appuntamento social del venerdì. «E’ bene parlarsi con brutale chiarezza – ha aggiunto il Governatore – quello che succederà dipenderà dal 50% dai nostri comportamenti, per l’altro 50% dalla campagna di vaccinazione. Non abbiamo da sperare da altri o da altro, il futuro dipende da questi due fattori: rigore nei comportamenti e campagna di vaccinazione da completare. Se ci manteniamo responsabili noi avremo un’estate di liberazione ed è quello a cui stiamo puntando. Dobbiamo essere estremamente attenti, ieri c’è stata discussione su colore zone. Vediamo di capirci: la Campania da sempre ha sposato la linea del rigore, ma da inizio campagna vaccinazione abbiamo detto che si apriva seconda fase per equilibrio tra tutela salute ed economia. Noi ci muoveremo su questa linea»
Più di 1 milione e 200mila vaccini somministrati
In Campania sono 1.202.252 i vaccinati con la prima dose. Lo comunica l’Unità di crisi della Regione Campania. Di questi 461.456 hanno ricevuto con la seconda dose. Il totale delle somministrazioni ammonta a 1.663.708. I dati sono aggiornati alle 12 di oggi. Gli operatori sanitari vaccinati sono al 99,21% (184.271); personale non sanitario è al 98,49% (35.858); gli over 80 al 100% (357.905); gli over 80 non deambulanti al 55,86% (40.739); gli ospiti delle Rsa al 96,22% (15.297); i fragili sono al 72,69% (343.979); personale scuola e università all’89,16% (152.127); le forze dell’ordine invece all’83,82% (32.327). La categoria anni 70-79 è al 73,99% (340.662); conviventi-caregiver al 35,55% (48.799); il personale esterno alle strutture sanitarie sono al 98,38%.

Cronaca
Morì senza ricovero, giustizia per Schiavone: condannato il medico

La morte di Vincenzo Schiavone fu dovuta ad un’imperizia. È arrivata a distanza di più di 4 anni la condanna per il medico che dimise dall’ospedale il sindacalista e lavoratore della nettezza urbana che morì a causa di un infarto dopo essersi recato al San Leonardo.
Una vittoria per la famiglia: “Giustizia e verità è stata fatta su una morte assurda – si legge nel messaggio diffuso dai familiari di Schiavone – La famiglia fin dal primo momento parlò di imperizia, imprudenza, negligenza. Dati che emersero anche dalla relazione autoptica che fu predisposta dal Tribunale di Torre Annunziata.
Quella di Vincenzo fu un’odissea finita male. La famiglia da sempre unita nel ricordo del sindacalista esprime soddisfazione anche se nessuna sentenza potrà più restituire indietro l’amato Vincenzo, resosi protagonista di tante battaglie in città per i lavoratori”.
Cronaca
Emergenza criminalità a Castellammare: sfonda la vetrina di un negozio, ferito si dà alla fuga

E’ sempre più emergenza criminalità a Castellammare di Stabia. Raid a un negozio di tabacchi, l’ennesimo furto ai danni dei commercianti stabiesi. Nel mirino una rivendita di Santa Maria dell’Orto, in pieno centro, presa di mira da un ladro. In pratica il malvivente ha sfondato la vetrina per portare via materiale di pelletteria di un discreto valore. La rottura del vetro ha però causato il ferimento del ladro, che si è allontanato sanguinante, riuscendo a portare via soltanto poche cose.
Si tratta del secondo episodio nel giro di pochi giorni. Almeno due settimane fa lo stesso negozio ha subito anche una rapina. Tutto questo a riprova che l’emergenza criminalità è ancora nervo scoperto per la città di Castellammare di Stabia.
Cronaca
Ratti e spazzatura nel centro città: degrado ed abbandono nel salotto buono di via Roma

Degrado ed incuria nel centro di Castellammare di Stabia. Sono anni ormai che le aree dove dovrebbero esere ricostruiti due palazzi nella centralissima via Roma a Castellammare sono diventate vere e proprie discariche. Nonostante numerose denuncedi residenti e richieste di pulizia, seguite poi da ordinanze comunali, le aree rimangono sede di cumuli di rifiuti di ogni genere. Il contenzioso che ricade sull’area non è materia semplice, tanto da bloccare le operazioni di ricostruzione. Negli anni, varie amministrazioni comunali si sono succedute ed altrettanti funzionari e dirigenti comunali hanno letto i documenti per la ricostruzione, ma tutto rimane fermo al palo. Area in stato di abbandono ed oggetto di lancio di rifiuti da parte di alcuni residenti. «Dai palazzi intorno qualcuno fa anche il “lancio del sacchetto” dal proprio balcone» dice un residete della zona. Nell’ultimo anno il commissario prefettizio ha ordinato almeno due volte alla proprietà di pulire l’area, ma nulla è accaduto fino ad ora. Ultima in ordine di tempo è l’ordinanza del 2 febbraio scorso ”… adottare ad horas … gli interventi di pulizia e di manutenzione…”, ma ad oggi ancora nulla. L’area rimane una discarica a cielo aperto, covo di ratti e focolaio di probabili infezioni. Nel centro della città.
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