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Castellammare, caos sul concorso alla “Carducci”, l’affondo del PD a Cimmino: «Incapacità nella gestione della cosa pubblica»

I dem intervengono sul concorso per 8 posti di insegnante alla Carducci

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Castellammare di Stabia. «Ecco un “papocchio” in salsa cimminiana» la cui «gestione della cosa pubblica fa rabbrividire». E’ il commento del Partito Democratico di Castellammare di Stabia sull’assunzione di otto supplenti alla scuola per due mesi in attesa della risoluzione delle problematiche relative al concorso di insegnante. Lo si apprende in una nota stampa. «Si continua ad operare con pressappochismo, manifestando una completa incapacità nella gestione e nella pianificazione delle attività da portare avanti, una gestione della cosa pubblica che fa rabbrividire. Cosa intendono fare – chiedono i dem – l’assessore al ramo e il Sindaco? Condividono questa scelta, a nostro avviso totalmente sbagliata, di assumere per due mesi 8 supplenti mettendo a rischio l’ente e ledendo i legittimi diritti delle concorsiste? Non sarebbe stato opportuno procrastinare di una settimana l’apertura della scuola invece di assumere per due mesi 8 supplenti in modo di risolvere questo “papocchio” in salsa cimminiana garantendo la continuità educativa ai bambini ed il legittimo diritto al lavoro delle concorsiste?».

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« Il concorso per l’assegnazione di “8 posti di insegnante per la scuola dell’infanzia “ ha visto il suo epilogo nella pubblicazione della graduatoria il nove settembre. Sessantasei le idonee che, però, si accorgono di non aver avuto il riconoscimento dei titoli di servizio. La questione “titoli di servizio” diventa il giallo di questa vicenda dalle tinte opache. Altro che trasparenza e casa di vetro! Nel bando – si legge nella nota – era previsto che sarebbero stati riconosciuti solo gli anni presso la scuola dell’infanzia svolti presso una Pubblica Amministrazione nella medesima categoria e profilo professionale, salvo fare, poi, un chiarimento, con una nota a firma della dirigente in cui si precisava che, ai fini della valutazione dei titoli di servizio, sarebbero stati considerati validi i servizi prestati esclusivamente nelle Istituzioni Scolastiche Pubbliche e nelle Scuole Paritarie. Che la Carducci fosse una scuola paritaria lo hanno capito in un secondo momento. Il requisito del bando, infatti, oltre ad essere discriminante non aveva nessun significato. Ci risulta che molte idonee hanno prodotto ricorso avverso alla graduatoria senza avere ad oggi nessuna risposta. Questo pomeriggio, per di più, sono state assunte in servizio 8 supplenti, con contratto di due mesi. L’amministrazione del fare, talmente attenta e ligia al proprio dovere, ha bisogno di due mesi per calcolare il punteggio di sessantasei concorsiste, le quali hanno studiato tutta l’estate per veder naufragare per insipienza ed incapacità di chi governa la città il loro diritto al lavoro, anche perché per molte concorsiste entrare in graduatoria rappresenta anche la possibilità di essere assunte da altri enti carenti di personale scolastico. E a farne le spese saranno anche i piccoli utenti dell’istituto scolastico costretti a dover subire per il terzo anno consecutivo la mancanza della continuità dell’insegnamento per il cambio di insegnate dopo appena due mesi dall’inizio scolastico».

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