Politica
Il neo consigliere Starace a Cimmino: «Lei non è un uomo libero»
L’affondo del neo consigliere Starace: «Il livello politico a cui siamo arrivati è veramente molto basso. Questa maggioranza resta in piedi solo grazie all’emergenza Covid»

Castellammare di Stabia. Un consiglio comunale acceso, oltre le previsioni, questa mattina a Castellammare di Stabia il cui ordine del giorno prevedeva anche l’ingresso del consigliere Michele Starace per effetto delle dimissioni di Nino Giordano chiamato in aula per la surroga alla dimissionaria Eutalia Esposito. Un intervento lunghissimo che ha aperto il dibattito sull’incidenza della criminalità organizzata in città che è ancora oggetto di accertamenti da parte della commissione d’accesso inviata dalla Prefettura.
Per Starace il Sindaco Gaetano Cimmino «Non è mai stato un uomo libero. Già dalla scelta della giunta tecnica che ha dovuto accontentare amici di destra e sinistra per gli impegni presi durante il ballottaggio. Se questa maggioranza continua a stare in piedi deve ringraziare solo l’emergenza covid. Il livello politico a cui siamo arrivati è veramente molto basso: il confronto è stato completamente azzerato mentre tutto si regola sulla vile diffamazione dell’avversario politico. Dalla campagna elettorale si è cercato in tutti i modi di insinuare dubbi circa l’integrità morale dell’avversario politico, si è scatenata una guerra all’uomo che ha generato solo odi personali ed inimicizie. Ebbene io non cadrò in questo tranello. Con me si parlerà solo di bene comune, il resto lo lascio a voi della maggioranza».«Tra poco più di un mese – prosegue Starace – ci sarà il verdetto (relazione commissione d’accesso ndr) e, ripeto, mi auguro si concluda con un nulla di fatto e questa amministrazione possa quantomeno dettare qualche soluzione ai tanti problemi cittadini. Ma le perplessità sono tante, troppe, fino ad offuscare questo mio augurio. Negli ultimi «tre anni troppi – continua Starace – sono stati gli accostamenti di alcuni soggetti di questa amministrazione a persone del malaffare».
Per il neo consigliere la Camorra non è solo quella «sanguinaria e del sopruso, ma anche garantire trasparenza della gestione pubblica, evitare continui affidamenti diretti e sotto soglia (magari sempre alle solite ditte appartenenti ad amici di amici). Proprio su quest’ultimo punto, e basta scorrere l’albo pretorio, avrei tanto da dire e tanto da chiedere ma lo vedremo in seguito e nelle sedi opportune».
«Purtroppo – afferma Starace – anche questa mia seconda esperienza consiliare non avrà una lunga permanenza: forse questa volta per cause esterne sarà anche più breve della prima». Chiaro il riferimento ad un eventuale scioglimento del consiglio comunale per condizionamenti della criminalità organizzata ed infiltrazioni nella macchina amministrativa. Starace, che vanta di anni di militanza politica nella sinistra, ha chiarito che «resterà all’opposizione di questa maggioranza politica che governa la città e che dichiaro di aderire al gruppo consiliare “Partito della città” di cui resto portavoce di un gruppo politico solido e coeso».
Ne è nato un dibattito concluso poi dal Sindaco Gaetano Cimmino che ha rivendicato la sua attività amministrativa volta al contrasto della criminalità organizzata negli ultimi tre anni. E per questo si è detto non disponibile a ricevere lezioni su come contrastare la criminalità organizzata tra cui la revoca della ditta di pulizie in servizio al comune riconducibile ad un esponente di spicco della criminalità organizzata locale, il riuso dei beni confiscati alla camorra. Infatti lo stesso primo cittadino ha fatto sapere che «nelle scorse ore è stato effettuato un sopralluogo, volto a far rientrare anche questi beni confiscati tra le candidature a progetti per il riuso sociale. L’attività si è svolta in via Partoria, nota alle cronache per la presenza della criminalità organizzata. Riprendersi anche questi pezzi di territorio, far entrare lo Stato dove fino a poco tempo fa regnava l’Antistato, è prioritario e lo stiamo dimostrando ancora una volta. Non ci sono pezzi di territorio intoccabili, Castellammare è una, unica e preziosa. Sul riutilizzo dei beni confiscati questa amministrazione è in prima linea al fianco delle forze dell’ordine, della magistratura e della Prefettura di Napoli». Ha detto Cimmino.
Emilio D’Averio
Politica
Centro antico, non bastano i fondi da 10 milioni. Il commissario ne chiede altri 13 alla Regione

Facendo seguito alle preoccupazioni sollevate nella nota inviata il 27 settembre firmata “Democratici e Progressisti”, si precisa che l’annosa situazione in cui versa il Centro Antico e soprattutto i problemi derivanti dal dissesto idrogeologico che interessano il territorio comunale, sono stati all’attenzione della Commissione Straordinaria sin dall’insediamento.
I 10 mln a cui si fa riferimento nella nota, assegnati da oltre dieci anni e mai utilizzati, serviranno solo ad avviare tutto il lavoro necessario: è stata affidata la progettazione, ma occorreranno nuove risorse.
Il 22 dicembre 2022 la Commissione Straordinaria ha sottoposto all’attenzione della Regione Campania la richiesta di maggiori finanziamenti: il progetto definitivo delle opere occorrenti alla sistemazione idraulica degli alvei torrentizi sul versante settentrionale del Monte Faito a monte della strada panoramica, stima una spesa complessiva dell’intervento di circa 23 milioni di euro (13 mln ad integrazione dell’attuale finanziamento e 10 mln per il versante a valle della strada
panoramica fino allo sbocco degli alvei in ambito portuale).
Sullo svuotamento delle vasche borboniche, occorre ricordare che la manutenzione è di competenza della Regione Campania, ente a cui il Comune di Castellammare di Stabia ha inoltrato opportuno sollecito.
In merito alla problematica viabilità via Salita Quisisana che interessa anche la popolazione scolastica dell’Istituto Panzini, il dirigente del Settore Urbanistica nel corso di un incontro a Palazzo Farnese con le mamme ha ribadito che, affidati i lavori per l’esecuzione delle opere di messa in sicurezza riguardanti il dissesto franoso, i disagi dovrebbero finire agli inizi di novembre. Intanto per venire incontro alle esigenze dell’utenza scolastica, con l’avvio dei lavori, è previsto un percorso protetto per il transito pedonale lungo via Quisisana.
Politica
Elezioni, Coppola smentisce: “Non sono candidato sindaco”

“Non sono il candidato Sindaco di alcuno schieramento politico. E mi trovo, mio malgrado, a dover smentire notizie che si susseguono sui media e sulla veridicità delle quali non sono mai stato interpellato”.
Così il dottor Antonio Coppola, manager dell’ASL Salerno, dopo che su numerosi organi di stampa sono apparse indiscrezioni riguardanti una sua candidatura alle prossime elezioni comunali di Castellammare di Stabia.
Indicato come leader di uno schieramento composto da partiti di centrodestra Coppola spiega: “Sono notizie senza fondamento. Ho cominciato a settembre un percorso professionale con l’ASL di Salerno che richiede tutto il mio impegno e le mie energie. Sono concentrato esclusivamente sul lavoro che faccio e questo non perché non abbia a cuore le sorti della amata nostra Castellammare di Stabia, ma perché credo che servire la comunità risolvendo problemi che attendono da anni di essere risolti sia una priorità alla quale non posso togliere tempo perdendomi in chiacchiere. Io sono un uomo del fare, una persona che per attitudine professionale è votato ad agire nel nome del bene comune per dare risposte alle criticità di cui, purtroppo, la nostra sanità pubblica soffre e che si ripercuotono sulle fasce più deboli della nostra comunità”.
Sulla paventata candidatura alla carica di Sindaco, Coppola spiega: “Non ho alcuna velleità. Non soffro di protagonismo e amo la politica, nella quale sono sempre stato impegnato, intesa come servizio alla comunità. Ecco perché queste discussioni e questi inciuci li trovo sterili e alquanto inutili. Inoltre, quelli che sono ben più navigati di me dovrebbero sapere che sono finiti i tempi in cui un candidato sindaco si imponeva come scelta di partiti, o peggio ancora, di segreterie romane. Oggi, un candidato sindaco è qualcuno la cui leadership deve essere riconosciuta dai cittadini, ancor prima della sua candidatura. Deve essere un uomo capace di guidare una squadra che, in particolare in una città come la amata nostra Castellammare, sia pronta ad andare oltre gli schemi e le convenienze dei partiti. Una squadra che sappia ragionare in termini di interesse pubblico, non del singolo politico o movimento. Una squadra che abbia un unico interesse comune: il bene delle future generazioni che non può che passare da un cambiamento del presente e da una strategia di sviluppo per il futuro”.
“Veniamo da anni difficili e quelli che ci aspettano saranno ricchi di sfide e opportunità che potrebbero cambiare la nostra storia – continua Antonio Coppola -. Da manager, da uomo delle istituzioni, da politico che ha amministrato in diversi comuni dell’area napoletana, dico che questo non è il momento degli inciuci politici e di palazzo. Questo è il momento che la politica torni a parlare e a vivere il linguaggio della gente. Chi ama davvero la nostra Castellammare, metta da parte discorsi di partito o di schieramenti politici e si impegni a progettare un futuro che dia le risposte che questa città attende da anni, aprendo nuove frontiere di sviluppo”.
Antonio Coppola conclude con un appello ai suoi concittadini stabiesi che fra qualche mese saranno chiamati alle urne: “Non abituatevi al degrado. Non cedete alla depressione. Non lasciate che le sconfitte passate ci rubino il futuro. Riprendete a sognare e a guardare il mondo con gli occhi della bellezza, perché solo chi è capace di farlo è capace di cambiare la nostra Castellammare”.
Politica
Scioglimento, l’ex sindaco Cimmino non si arrende: a ottobre ultimo atto al Consiglio di Stato

E’ l’ultimo tentativo per il centrodestra. L’ex sindaco Gaetano Cimmino e 17 tra ex assessori e consiglieri si affidano all’ultimo grado della giustizia amministrativa per ribaltare il verdetto del Tar, che in primavera ha rigettato il ricorso presentato dal centrodestra stabiese. Ora tocca al Consiglio di Stato decidere sullo scioglimento che si è abbattuto sulla città di Castellammare di Stabia lo scorso 24 febbraio 2022.
Ora c’è una data in cui ci si gioca il tutto per tutto. Il 19 ottobre si metterà una parola fine sullo scioglimento per infiltrazioni della camorra: o dentro, o fuori. Non ci sono altri gradi di giudizio. Si tratta tra l’altro di un ricorso con rito abbreviato, proprio perché incombono le elezioni di primavera 2024, quando i commissari inviati dal Viminale termineranno il mandato per lasciare di nuovo la città a un’amministrazione eletta democraticamente.
Due giorni fa i difensori dei 18 politici stabiesi hanno depositato tutta la documentazione per provare a convincere i giudici del Consiglio di Stato ad annullare il provvedimento di scioglimento.
Daniele Di Martino
Politica
Allarme centro antico, dove sono finiti i 10 milioni per il dissesto idrogeologico?
Le richieste del movimento Democratici e Progressisti

Allarme per il centro antico dopo le prime piogge. I fondi stanziati diversi anni fa per mettere in sicurezza il versante che affaccia sul centro storico di Castellammare di Stabia non sono mai stati utilizzati. Un ritardo che fa notare il movimento Democratici e Progressisti.
”Le preoccupazioni – scrive in una nota DP- per i danni e i pericoli che, ancora di più che per il passato, possono causare le improvvise piogge, destano allarme tra cittadini e in particolare in quelli che abitano nel Centro Antico.
Il tema è generale, lo sappiamo. Ma questa constatazione non può coprire vuoti e inadempienze rispetto a disagi e pericoli che sono già noti da tempo.
E’ appunto la situazione in cui si trova il centro Antico.
Da oltre dieci anni non si utilizzano le risorse assegnate (10mln di €) per intervenire sui problemi derivanti dal dissesto idrogeologico.
E’ una vergogna!
Solo nelle prossime settimane partirà la gara per la progettazione, che non comprenderà – perché le risorse non sono più sufficienti – gli interventi per mettere in sicurezza il Centro Antico.
Se sono stati chiesti altri finanziamenti, è evidente che sia avvenuto in ritardo; non si affrontano i rischi incombenti con questi tempi e anche con questa superficialità. Qualcuno, il Comune in primo luogo, può chiarire come stanno le cose?
Ci potreste anche dire se le vasche borboniche, con l’avvicinarsi delle piogge, sono state svuotate?
Se non è accaduto, lo si faccia subito!
I cittadini sono preoccupati per questa inerzia. Sabato scorso, quando il nubifragio ha allagato il centro cittadino, gli abitanti del Centro Antico hanno vissuto veri momenti di angoscia al pensiero di quel che sarebbe potuto accadere.
Gli stessi cittadini sono anche arrabbiati per i disagi che sta procurando la chiusura, causa frana, da metà luglio di via Salita Quisisana.
Anche in questo caso, è mai possibile che in quasi tre mesi non si sia riuscito a mettere in sicurezza l’area con primi interventi, a definire un piano per attenuare i disagi?
E’ tollerabile che si procurino questi problemi a bambini che devono raggiungere il Plesso Panzini per andare a scuola?
Hanno fatto bene le mamme che accompagnano i figli a scuola a protestare; hanno sbagliato i Commissari a non ascoltarle direttamente e a chiarire come pensano di rimediare.
DP chiede chiarezze e interventi urgenti per rimuovere disagi e pericoli. La situazione è seria e pensiamo sia giusto, oltre a Regione e Città Metropolitana, che ne sia informata la stessa Prefettura”.
Politica
Colpo di scena, la Procura scagiona 8 politici stabiesi: “Non sono incandidabili”

Colpo di scena al tribunale di Torre Annunziata: la Procura scagiona otto politici stabiesi, ma chiede l’incandidabilità per sei tra sindaco, consiglieri, un assessore e il presidente del consiglio comunale.
Parliamo del processo scaturito dallo scioglimento per camorra del consiglio comunale di Castellammare di Stabia.
Nell’ultima udienza l’Avvocatura di Stato che rappresenta il Viminale aveva chiesto l’incandidabilità per tutti e 14 i politici a giudizio. Il pm al termine della requisitoria ha invece chiesto di non procedere per Giovanni Nastelli, Eutalia Esposito dell’opposizione, Annamaria De Simone, Enza Maresca, Antonio Cimmino, Sabrina Di Gennaro, Antonella Esposito, Giovanni Russo tra quelli di centrodestra.
La Procura chiede l’incandidabilità invece per l’ex sindaco Gaetano Cimmino, l’ex presidente del consiglio comunale Emanuele D’Apice, l’ex assessore Fulvio Calì, gli ex consiglieri Lello Tito, Barbara Di Maio e Francesco Iovino.
Il collegio giudicante si è riservato, tra un mese arriverà la sentenza.
Daniele Di Martino
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