Inchiesta Olimpo
Cimmino lancia il vaccino contro la camorra, l’opposizione diserta: “Iniziativa discutibile”

“Venite tutti a vaccinarvi contro la camorra!”. È l’appello del sindaco Gaetano Cimmino, che ha lanciato l’iniziativa che prevede un primo incontro questa mattina, tra le proteste dell’opposizione consiliare: “Ci siamo quasi! Alle 10 e 30 in piazza Giovanni XXIII, a pochi passi dal Municipio di Castellammare di Stabia, prenderà il via “Vacciniamoci contro la camorra, il racket e l’usura”.
Ospiti della prima giornata di dibattiti ed incontri con la cittadinanza don Ciro Cozzolino, parroco della Santissima Trinità di Torre Annunziata e referente locale di “Libera Contro Le Mafie”, e don Gennaro Giordano, parroco della chiesa del rione Cmi di Castellammare, che da anni si batte sul campo contro i fenomeni criminali nel comprensorio.
Interverranno anche esponenti del Forum delle Associazioni, della Fondazione Exodus 94 e del Forum dei Giovani: parleremo di zoomafie e di usura tra i giovanissimi!
A pochi metri dal palco c’è un gazebo che aspetta tutti i cittadini: qui avverrà una vaccinazione simbolica con il rilascio di una tessera!”.
Dura la presa di posizione dell’opposizione, che con una nota ha annunciato di non aderire: “Non parteciperemo alla iniziativa messa su dalla Giunta Cimmino del vaccino anti usura, racket e Camorra – fanno sapere Andrea Di Martino, Francesco Iovino, Michele Starace, Francesco Nappi, Giovanni Nastelli e Tonino Scala – Sarebbe già in periodi normali una iniziativa discutibile. In una città in cui la Camorra controlla i gangli delle attività alberghiere e commerciali, la distribuzione degli alimenti, molte attività di ristorazione, dove l’usura lambisce le stanze del potere, dove il racket è una pratica da colletti bianchi. Dove ci sono Stati sindaci che innanzi alla Camorra abbassavano la testa, ed innanzi ai deboli facevano i forti, come dichiarato da un collaboratore di giustizia. Facciamo fatica ad individuare soggetti abilitati al rilascio di patenti di immunità.
Con la presenza della Commissione di accesso che sta accertando la infiltrazione nel comune dei poteri mafiosi, una iniziativa del genere, assume anche i toni della mancanza di rispetto verso una istituzione dello Stato. Oggi non è il tempo della propaganda, non è il tempo della mistificazione della realtà, non è il tempo del mescoliamoci. Oggi è il tempo della separazione del grano da loglio se vogliamo provare a salvare questa città”.
Dadimar

Cronaca
Non si ferma all’alt dei carabinieri e si butta in una scarpata

Non si ferma all’alt dei carabinieri e finisce in una scarpata. È accaduto poco fa in zona Privati, a Castellammare di Stabia. L’uomo alla guida di uno scooter rubato ha fatto un salto di almeno sette metri per sfuggire al fermo dei militari, abbandonando il motorino sulla strada. Il ladro aveva rubato un Honda Sh a Castellammare, per poi dileguarsi. Ma non aveva fatto i conti con un posto di blocco degli uomini dell’Arma. Allora ha pensato bene di infilarsi in una scarpata di rivo San Pietro, a Privati, credendo fosse poco alta. Invece ha fatto un volo di almeno sette metri, riportando gravi ferite al torace, alle gambe e al bacino. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco per le attività di recupero. Al momento, una volta accertate le condizioni del fuggitivo, si sta cercando di estrarlo dalla scarpata per assicurargli le cure dell’ospedale.
Politica
Scioglimento del consiglio comunale, rinviata a gennaio la decisione del governo
Domani il consiglio dei ministri non esaminerà il caso-Castellammare a causa dell’emergenza Covid

Il panettone è salvo. L’ultimo consiglio dei ministri del 2021 sarà incentrato sull’emergenza Covid, in effetti nell’agenda del governo è prevista la riunione della cabina di regia. Tutti le altre questioni, secondo fonti del governo, sono rinviate agli inizi del 2022. E quindi anche il caso Castellammare subirà uno slittamento. La relazione di oltre 100 pagine della commissione d’accesso finirà sul tavolo del consiglio dei ministri a gennaio, così come era preventivato inizialmente salvo una piccola accelerata impressa negli ultimi giorni. Ma nell’agenda di Draghi & co. ci sono aspetti ben più importanti da affrontare.
L’amministrazione Cimmino, quindi, mangerà il panettone. Una decisione, quella dell’eventuale scioglimento, ancora una volta rinviata e che finirà soltanto all’ordine del giorno di uno dei primi consigli dei ministri del 2022, secondo alcune fonti qualificate del governo. Il rischio è che un’eventuale agonia possa avere effetti anche sull’azione amministrativa, rallentandone le decisioni. Per questo servirebbe un’accelerata per uscire dall’impasse: dentro o fuori. L’importante è decidere.
Daniele Di Martino
Politica
Italia Viva si spacca: Lello Vitiello stringe il patto con la Carfagna per scongiurare lo scioglimento
La decisione del governo probabilmente nel consiglio dei ministri programmato per il 23 dicembre

Il tempo stringe e l’attesa per la decisione del governo sullo scioglimento del Comune di Castellammare agita le acque. Il partito dei “pro” scioglimento è costituito da Pd e Cinque Stelle, mentre Italia Viva si presenta divisa. Se il deputato Gennaro Migliore è stato uno dei promotori della richiesta della commissione d’accesso, in tempi non sospetti, anche dopo gli arresti dell’operazione Olimpo, Lello Vitiello ha una posizione diametralmente opposta. Il parlamentare stabiese, eletto con il Movimento Cinque Stelle e allontanato dal partito di Grillo già prima del suo insediamento a Montecitorio, pare sia espresso per evitare lo scioglimento per infiltrazioni. Una posizione che va di pari passo con quella di Mara Carfagna, la ministra del Sud che in consiglio dei ministri è pronta a dare battaglia in favore dell’amministrazione Cimmino. In realtà Vitiello e Carfagna vanno a braccetto negli ultimi tempi, complice anche i nuovi equilibri che si stanno delineando nell’area di centro, dove Renzi e la ministra di Forza Italia sembrano essere i registi di tale operazione. Del resto, Vitiello soltanto con un nuovo soggetto politico – a percentuali più alte di Italia Viva – riuscirebbe a giocarsi la rielezione nel collegio di Castellammare.
In ogni caso, a quanto pare il 23 dicembre ci sarà un consiglio dei ministri e il caso Castellammare potrebbe essere all’ordine del giorno per la decisione finale.
Daniele Di Martino
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