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Inchiesta Olimpo

Affondo finale del Pd: “Parentele scomode e intercettazioni, Cimmino non è in condizione di fare il moralista”

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affondo finale del pd: “parentele scomode e intercettazioni

Non si fa attendere la contro replica del Pd alle parole del sindaco Gaetano Cimmino. Ormai è un duello social a colpi di post, con accuse reciproche, gravi, molto gravi.

Le parole lasciano il tempo che trovano quando a parlare sono i fatti.
Le cronache di giornali parlano, intercettazioni alla mano, di un boss che sostiene apertamente di aver fatto votare per un candidato consigliere di Forza Italia nelle elezioni del 2018, di parentele, tra i banchi della maggioranza, che definire scomode è un eufemismo, e dalle quali non si sono MAI prese le distanze, di una commissione d’indagine che indaga su condizionamenti ed infiltrazioni camorristiche, di uomini graditi a determinati personaggi (del cui sostegno Cimmino finge di dimenticarsi) inseriti nella squadra di governo ed in ultimo, proprio stamattina appare sui giornali un articolo in cui un killer dichiara candidamente di essere stato agevolato dell’amicizia di un sindaco durante la consiliatura di cui Cimmino era Presidente del Consiglio.
Aspettiamo che la magistratura faccia il suo corso, che i commissari concludano il loro lavoro.
Ma la morale Sindaco quella proprio no! Dovresti fare un bel esame di coscienza, e sarebbe il caso che con te lo facesse anche qualche tuo sodale, perché avete la responsabilità enorme di aver lasciato scivolare questa città nel baratro!
La storia sarà anche maestra di vita ma la storia la fanno gli uomini. E oggi la storia di Castellammare è sotto gli occhi di tutti. Una città allo stremo, senza una visione e senza un respiro. I fondi siamo tutti capaci a prenderli e alla lunga che si vedrà se si è stati capaci di spenderli. Così come non bastano due o tre passerelle mediatiche in nome della legalità e qualche spruzzata di colore per parlare di riscatto e riconquista dei territori.

PARTITO DEMOCRATICO
CIRCOLO DI CASTELLAMMARE DI STABIA

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Cronaca

Ferisce una persona a colpi di bottiglia, arrestato 66enne stabiese in trasfera a Piano

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affondo finale del pd: “parentele scomode e intercettazioni

In trasferta a Piano di Sorrento ferisce a colpi di bottiglia una persona dopo una lite: arrestato 66enne stabiese.

Ieri sera gli agenti del commissariato di Sorrento, durante il servizio di controllo del territorio, su disposizione della centrale operativa, sono intervenuti in via delle Rose a Piano di Sorrento per una segnalazione di una lite in strada.

I poliziotti, giunti sul posto, hanno notato una persona riversa a terra con una ferita al volto e, dopo aver chiesto l’intervento del 118, hanno visto, poco distante, un uomo che, alla loro vista, ha lasciato cadere a terra un coccio di bottiglia. I militari hanno accertato che quest’ultimo, poco prima, aveva aggredito la persona ferita per futili motivi.

L’uomo è stato identificato, si tratta di un 66enne G.C. di Castellammare di Stabia con precedenti di polizia, arrestato per lesioni personali aggravate.

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Cronaca

Non si ferma all’alt dei carabinieri e si butta in una scarpata

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Non si ferma all’alt dei carabinieri e finisce in una scarpata. È accaduto poco fa in zona Privati, a Castellammare di Stabia. L’uomo alla guida di uno scooter rubato ha fatto un salto di almeno sette metri  per sfuggire al fermo dei militari, abbandonando il motorino sulla strada. Il ladro aveva rubato un Honda Sh a Castellammare, per poi dileguarsi. Ma non aveva fatto i conti con un posto di blocco degli uomini dell’Arma. Allora ha pensato bene di infilarsi in una scarpata di rivo San Pietro, a Privati, credendo fosse poco alta. Invece ha fatto un volo di almeno sette metri, riportando gravi ferite al torace, alle gambe e al bacino. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco per le attività di recupero. Al momento, una volta accertate le condizioni del fuggitivo, si sta cercando di estrarlo dalla scarpata per assicurargli le cure dell’ospedale.

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Politica

Scioglimento del consiglio comunale, rinviata a gennaio la decisione del governo

Domani il consiglio dei ministri non esaminerà il caso-Castellammare a causa dell’emergenza Covid

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Il panettone è salvo. L’ultimo consiglio dei ministri del 2021 sarà incentrato sull’emergenza Covid, in effetti nell’agenda del governo è prevista la riunione della cabina di regia. Tutti le altre questioni, secondo fonti del governo, sono rinviate agli inizi del 2022. E quindi anche il caso Castellammare subirà uno slittamento. La relazione di oltre 100 pagine della commissione d’accesso finirà sul tavolo del consiglio dei ministri a gennaio, così come era preventivato inizialmente salvo una piccola accelerata impressa negli ultimi giorni. Ma nell’agenda di Draghi & co. ci sono aspetti ben più importanti da affrontare.

L’amministrazione Cimmino, quindi, mangerà il panettone. Una decisione, quella dell’eventuale scioglimento, ancora una volta rinviata e che finirà soltanto all’ordine del giorno di uno dei primi consigli dei ministri del 2022, secondo alcune fonti qualificate del governo. Il rischio è che un’eventuale agonia possa avere effetti anche sull’azione amministrativa, rallentandone le decisioni. Per questo servirebbe un’accelerata per uscire dall’impasse: dentro o fuori. L’importante è decidere.

Daniele Di Martino

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Politica

Italia Viva si spacca: Lello Vitiello stringe il patto con la Carfagna per scongiurare lo scioglimento

La decisione del governo probabilmente nel consiglio dei ministri programmato per il 23 dicembre

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Il tempo stringe e l’attesa per la decisione del governo sullo scioglimento del Comune di Castellammare agita le acque. Il partito dei “pro” scioglimento è costituito da Pd e Cinque Stelle, mentre Italia Viva si presenta divisa. Se il deputato Gennaro Migliore è stato uno dei promotori della richiesta della commissione d’accesso, in tempi non sospetti, anche dopo gli arresti dell’operazione Olimpo, Lello Vitiello ha una posizione diametralmente opposta. Il parlamentare stabiese, eletto con il Movimento Cinque Stelle e allontanato dal partito di Grillo già prima del suo insediamento a Montecitorio, pare sia espresso per evitare lo scioglimento per infiltrazioni. Una posizione che va di pari passo con quella di Mara Carfagna, la ministra del Sud che in consiglio dei ministri è pronta a dare battaglia in favore dell’amministrazione Cimmino. In realtà Vitiello e Carfagna vanno a braccetto negli ultimi tempi, complice anche i nuovi equilibri che si stanno delineando nell’area di centro, dove Renzi e la ministra di Forza Italia sembrano essere i registi di tale operazione. Del resto, Vitiello soltanto con un nuovo soggetto politico –  a percentuali più alte di Italia Viva –  riuscirebbe a giocarsi la rielezione nel collegio di Castellammare.

In ogni caso, a quanto pare il 23 dicembre ci sarà un consiglio dei ministri e il caso Castellammare potrebbe essere all’ordine del giorno per la decisione finale.

Daniele Di Martino

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Politica

Il tempo è scaduto! La commissione d’accesso lascia il Comune, ora c’è l’incubo scioglimento

Dopo sei mesi termina l’incarico degli ispettori del Viminale. E’ attesa la relazione che si pronuncerà sulle eventuali infiltrazioni della camorra a Palazzo Farnese

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Il tempo è scaduto. E’ l’ora della verità a Castellammare. Termina il lavoro della commissione d’accesso, dopo sei mesi di verifiche, per scoprire eventuali infiltrazioni della camorra a Palazzo Farnese. Nulla è stato tralasciato dalla triade del Viminale. In questi 180 giorni sono centinaia i faldoni che sono stati spulciati nei minimi particolari, un lavoro che va di pari passo con le informazioni riservate provenienti dalle forze di polizia e dalla Procura. In effetti, a quanto pare, il capitolo più scottante è quello legato alle parentele di alcuni consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione. Al vaglio ci sono anche le intercettazioni spuntate fuori dalle ultime inchieste, che sembrano aver ipotizzato un legame forte tra imprenditoria, malavita e politica. Un intreccio venuto fuori dalle operazioni messe in atto, dal 2018 a oggi, dall’antimafia e dalla Procura di Torre Annunziata.

C’è poi il capitolo degli atti acquisiti a Palazzo Farnese. Grande attenzione verso appalti come quello dei rifiuti e della gestione del cimitero comunale, come per il settore delle pulizie e infine il tema più scottante della gestione delle pratiche urbanistiche, per cui è stato «ingaggiato» un consulente ad hoc. Non sono stati tralasciati nemmeno temi minori come gli eventi, d’altronde una delle ultime indagini ha scoperchiato la lunga mano della camorra e in particolare di quella stabiese negli eventi privati della penisola sorrentina. Un settore che quindi fa gola alla malavita, quindi meglio vederci chiaro anche nel caso di Palazzo Farnese.

Insomma, tanta carne a cuocere. E ora si attende il verdetto della commissione d’accesso. La triade del Viminale tirerà le somme e lo farà inviando una relazione indirizzata al Prefetto di Napoli, Palomba, appena insediato dopo l’addio di Valentini, colui che ha sancito l’avvio delle verifiche antimafia al Comune di Castellammare. Infine sarà il prefetto a inviare il dossier al ministro dell’Interno, ma ogni decisione sarà ratificata in sede di consiglio dei ministri. Un decisione che potrebbe arrivare ai primi di gennaio.

Daniele Di Martino

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