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Cronaca

Castellammare, abusi edilizi nel castello medievale. Arriva il sequestro della Procura

Sigilli a tre gazebo, strutture in ferro e di una tensostruttura metallica

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Castellammare

Castellammare di Stabia. Dopo l’intervento della Polizia Municipale nel Castello Medievale di Castellammare di Stabia, simbolo della città ma di proprietà di un privato, il mese scorso ecco che arriva il sequestro della Procura. Apposti i sigilli a tre gazebo, altrettante strutture in ferro e di una tensostruttura metallica. Ad eseguire il sequestro i caschi bianchi della sezione edilizia coordinati dal Tenente Todisco e guidati dal Comandante Vecchione.

Le indagini della Polizia Municipale, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, hanno consentito di accertare la violazione del Testo Unico in materia edilizia ed urbanistica e del Testo Unico per la tutela dei beni paesaggistici e culturali. In particolare, all’esito degli accertamenti investigativi espletati è emerso che, dal punto di vista edilizio ed urbanistico, le strutture sottoposte a sequestro risultano abusive, in quanto realizzate in assenza di titoli edilizi abilitativi nonché edificate su un’area soggetta a vincolo storico — culturale e paesaggistico — ambientale in assenza delle prescritte autorizzazioni.

Si è accertato, infatti, che tali opere, già oggetto di un’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi emessa lo scorso 13 ottobre dal Comune di Castellammare di Stabia, sebbene, per le loro caratteristiche tipologiche e strutturali, presentino i caratteri di stabilità e di permanenza, in quanto stabilmente ancorate al suolo, corredate di impianti tecnologici e di binari di scorrimento e insistenti su un’area pavimentata in luogo del preesistente giardino, per un superficie complessiva di 450 metri quadrati, sono state realizzate, in parte, sulla scorta di un’autorizzazione stagionale avente ad oggetto opere provvisorie e smontabili e, in parte, in assenza di qualsiasi titolo abilitativo.

Invero, come ritenuto dal giudice, le strutture oggetto del decreto di sequestro preventivo non sono ammesse dallo strumento urbanistico, sono prive della autorizzazione paesaggistica e della autorizzazione della Soprintendenza ai Beni Culturali e necessitavano del preventivo permesso di costruire, mai rilasciato, in quanto comportanti un mutamento della destinazione d’uso urbanisticamente rilevante, dal momento che la zona su cui insistono ha una destinazione di tipo agricolo (frutteto), mentre le stesse sono inquadrabili in opere turistico/ricettive. Il sequestro preventivo si è reso necessario al fine di impedire la protrazione e l’aggravamento delle conseguenze dei reati accertati e di far cessare la negativa incidenza dell’uso delle strutture sull’equilibrio urbanistico e sull’ordinato assetto e sviluppo del territorio.

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IN FOTO: Castello Medievale Ph. Mariano Russo/Stabiesi100%


Cronaca

Disastro Funivia, la moglie di Carmine Parlato “Non è stata una fatalità”

Dolore e commozione ai funerali di Carmine Parlato il dipendente Eav morto nella tragedia di giovedì santo

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Castellammare

“La morte di Carmine non è stata “una fatalità”.Nel giorno dell’addio al suo grande amore la signora Elvira fa una promessa al marito “sarò la tua voce”.Affida ad una lettera la vedova Parlato il dolore e la rabbia per una morte che dovrà essere spiegata dopo il disastro della funivia del Faito.

“Ora Carmine è un angelo del paradiso, insieme al suo amatissimo papà.A noi tocca sopravvivere a questo dolore immane: oggi, domani e per tutti i giorni della nostra vita.La morte di Carmine e delle altre vittime, un sincero e doveroso pensiero va anche a loro che in quel momento erano la sua famiglia.Merita risposte.Queste vite spezzate, chi stava portando il pane a casa e chi il momento piacevole lontano dal proprio paese, visitando un vanto della nostra città, non deve rappresentare un clamoroso fatto di cronaca che dopo qualche tempo finirà nel dimenticatoio bensì sia un punto di svolta tra passato e futuro.Mi rivolgo ai suoi colleghi, partendo dall’ultimo al primo, a chi doveva proteggere i suoi dipendenti e i suoi viaggiatori di assumersi ognuno le proprie responsabilità con coscienza e onestà.

Ma non solo in quella circostanza ma soprattutto per il prima.Quello che è successo non può essere una conseguenza di quel momento, non possiamo accettare la ‘fatalità’ o come si dice ‘era giunta l’ora’.No.Carmine e i viaggiatori altrimenti non sarebbero morti.Questo mio grido di dolore rappresenta la voce di Carmine, il primo passo a dargli giustizia, che non ce lo ridarà, ma un sollievo per noi che chi con negligenza e leggerezza ha messo a repentaglio la vita di esseri umani ne risponda.Ora è finito il momento di plauso per la persona di Carmine, sicuramente graditi.Li aggiungeremo ai nostri, servandoli nel profondo del nostro cuore. È il momento delle risposte ai nostri perché e della verità. È il momento di chi si pensa amico e collega sincero di dimostrarlo con i fatti oltre le parole.Carmine sarò la tua voce e tu il nostro angelo, insieme a nonno Mario e nonna Rachele, ad accompagnarli in questo tortuoso cammino. È una promessa che ti faccio e manterrò fino alla fine dei miei giorni”


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Disastro Funivia, domani in cattedrale l’ultimo saluto a Carmine

Restano all’obitorio del Cimitero di Castellammare le salme dei coniugi inglesi in attesa di risposte dal Consilato per il rientro in patria

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Castellammare

Terminare ieri le autopsie sui corpi delle quattro vittime della tragedia della Funivia del Faito le famiglie riabbracciano le salme per poter procedere all’ultimo saluto .Jannah nella sua terra natia riceverà l’addio alla vita terrena con rito islamico.Domani invece la Cattedrale di Castellammare riceverà il feretro di Carmine Parlato.Nella chiesa del Santo Patrono , Catello, la città si ritroverà alle 14 per dare l’ultimo abbraccio al dipendente Eav morto in quel maledetto giovedì 17 Aprile .

Una persona amata e stimata che tutti gli amanti del Faito conoscevano tanto da consideralo una persona di famiglia.Restano in attesa invece di risposte del consolato britannico le salme  dei coniugi inglesi che per ora sono all’obitorio del cimitero di Castellammare


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Cronaca

Pompei, voli panoramici senza autorizzazione

Sotto sequestro 8 elicotteri

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Sono otto gli elicotteri posti sotto sequestro ad una ditta di Pompei perché volavano senza autorizzazione.A finire nei guai è la Rotortech s.r.l

Le indagini hanno consentito di accertare che gli indagati, fino al novembre 2024, nel Comune di Pompei, hanno svolto attività di air-taxi, voli panoramici e lancio di oggetti in volo in assenza di qualsiasi titolo autorizzativo. In particolare, i reati per cui si procede sono quelli di cui ai seguenti articoli del Codice della Navigazione ovvero effettuazione di un’attività di volo con fini commerciali in assenza del certificato di operatore aereo rilasciato alla società organizzatrice e della licenza di esercizio, impiego, per fini di lucro, di aeromobili non abilitati alla navigazione aerea, impiego abusivo di aeromobili a scopo di profitto, assunzione del comando di aeromobili da parte di soggetto munito soltanto della licenza aeronautica di pilota privato e della relativa abilitazione, e non della prescritta abilitazione professionale, sorvolo del centro abitato di Pompei, al di sopra di un assembramento di persone, senza l’osservanza delle prescrizioni del regolamento, nonché lancio, fuori dall’aeromobile in volo, di petali di rose, al termine della cerimonia religiosa di un matrimonio, fuori del caso di necessità e senza l’autorizzazione dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile.


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