Cronaca
Castellammare, partire le riprese per “Due con”, docufilm sui fratelli Abbagnale
Il documentario ripercorrerà la vita e i successi delle due leggende del canottaggio italiano

Castellammare di Stabia. Partite le riprese di “Due con”, il documentario che ripercorrerà la vita e i successi delle leggende del canottaggio italiano Giuseppe e Carmine Abbagnale. Una produzione Solaria Film di Emanuele Nespeca e Peacock Film in collaborazione con Rai Documentari e Rsi Televisione Svizzera, scritto e diretto da Felice Valerio Bagnato e Gianluca De Martino.
Nati alla periferia di Pompei, Giuseppe e Carmine Abbagnale si dividono tra studio e sport, allenati dallo zio Giuseppe La Mura. All’inizio non sapevano neanche nuotare ma con le loro imprese sportive nel canottaggio “due con” sono diventati leggende dello sport italiano e un esempio per diverse generazioni, segnando la storia italiana per ben tre decenni a partire dagli anni ’80. Grazie a sacrificio, passione e forza di volontà, hanno dimostrato di poter raggiungere ogni traguardo: Oro ai Giochi olimpici di Los Angeles nell’84, a Seoul nell’88, ad Atalanta nel ’96, a Sidney nel 2000 e Argento ai Giochi olimpici a Barcellona nel ’92, campioni mondiali dall’81 al ’91 e dal ’97 al ’98.
In questo documentario, i “Fratelloni d’Italia” ripercorrono per la prima volta la storia dei loro incredibili successi internazionali accompagnati dal fedele timoniere Peppiniello di Capua, immagini di repertorio, contributi di appassionati, giornalisti e avversari storici. «Abbagnale – hanno spiegato i registi – ha appassionato l’Italia tenendo incollati alla tv migliaia di italiani. La loro è una storia di successo sportivo, sacrificio e passione, in cui sono identificate migliaia di persone nel periodo della rinascita e di benessere alla fine degli anni Ottanta. Giuseppe e Carmine Abbagnale sono ancora per molti un ricordo vivo e il simbolo di un periodo storico di grande mutamento culturale e sociale, che si intreccia con importanti eventi internazionali che i Fratelli hanno attraversato e segnato con la loro barca da canottaggio».

Cronaca
Morì senza ricovero, giustizia per Schiavone: condannato il medico

La morte di Vincenzo Schiavone fu dovuta ad un’imperizia. È arrivata a distanza di più di 4 anni la condanna per il medico che dimise dall’ospedale il sindacalista e lavoratore della nettezza urbana che morì a causa di un infarto dopo essersi recato al San Leonardo.
Una vittoria per la famiglia: “Giustizia e verità è stata fatta su una morte assurda – si legge nel messaggio diffuso dai familiari di Schiavone – La famiglia fin dal primo momento parlò di imperizia, imprudenza, negligenza. Dati che emersero anche dalla relazione autoptica che fu predisposta dal Tribunale di Torre Annunziata.
Quella di Vincenzo fu un’odissea finita male. La famiglia da sempre unita nel ricordo del sindacalista esprime soddisfazione anche se nessuna sentenza potrà più restituire indietro l’amato Vincenzo, resosi protagonista di tante battaglie in città per i lavoratori”.
Cronaca
Emergenza criminalità a Castellammare: sfonda la vetrina di un negozio, ferito si dà alla fuga

E’ sempre più emergenza criminalità a Castellammare di Stabia. Raid a un negozio di tabacchi, l’ennesimo furto ai danni dei commercianti stabiesi. Nel mirino una rivendita di Santa Maria dell’Orto, in pieno centro, presa di mira da un ladro. In pratica il malvivente ha sfondato la vetrina per portare via materiale di pelletteria di un discreto valore. La rottura del vetro ha però causato il ferimento del ladro, che si è allontanato sanguinante, riuscendo a portare via soltanto poche cose.
Si tratta del secondo episodio nel giro di pochi giorni. Almeno due settimane fa lo stesso negozio ha subito anche una rapina. Tutto questo a riprova che l’emergenza criminalità è ancora nervo scoperto per la città di Castellammare di Stabia.
Cronaca
Ratti e spazzatura nel centro città: degrado ed abbandono nel salotto buono di via Roma

Degrado ed incuria nel centro di Castellammare di Stabia. Sono anni ormai che le aree dove dovrebbero esere ricostruiti due palazzi nella centralissima via Roma a Castellammare sono diventate vere e proprie discariche. Nonostante numerose denuncedi residenti e richieste di pulizia, seguite poi da ordinanze comunali, le aree rimangono sede di cumuli di rifiuti di ogni genere. Il contenzioso che ricade sull’area non è materia semplice, tanto da bloccare le operazioni di ricostruzione. Negli anni, varie amministrazioni comunali si sono succedute ed altrettanti funzionari e dirigenti comunali hanno letto i documenti per la ricostruzione, ma tutto rimane fermo al palo. Area in stato di abbandono ed oggetto di lancio di rifiuti da parte di alcuni residenti. «Dai palazzi intorno qualcuno fa anche il “lancio del sacchetto” dal proprio balcone» dice un residete della zona. Nell’ultimo anno il commissario prefettizio ha ordinato almeno due volte alla proprietà di pulire l’area, ma nulla è accaduto fino ad ora. Ultima in ordine di tempo è l’ordinanza del 2 febbraio scorso ”… adottare ad horas … gli interventi di pulizia e di manutenzione…”, ma ad oggi ancora nulla. L’area rimane una discarica a cielo aperto, covo di ratti e focolaio di probabili infezioni. Nel centro della città.
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