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Bimbo di due anni soccorso dai Carabinieri

Non respirava . La famiglia del piccolo “Siete degli Angeli”

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Carabinieri

Due marescialli dei Carabinieri ad Ercolano salvano un bimbo che non respirava.La famiglia li ringrazia “ siete degli Angeli”

 

Sono le 14.30 in corso Resina.

Il clima è fresco, col sole prossimo a riprendere la curva di discesa e il termometro che oscilla tra i 9 e i 10 gradi.Il cancello della tenenza dei Carabinieri di Ercolano si apre lentamente.

Il maresciallo donna ha appena acceso motore e fari della sua auto.Il turno è finito e si prospetta finalmente un giorno di riposo.

Attende la sfilata del cancello tamburellando sul volante.Dallo specchietto interno un’occhiata all’uniforme da portare in lavanderia.

Qualche foglia si è poggiata sui tergicristalli, meglio rimuoverla.Esce dall’abitacolo ed è in quel momento che sente urlare.

La voce arriva da una pizzeria sul marciapiede opposto.Conosce quell’uomo e conosce il suo piccolo di due anni.

Il primo ha il volto straziato dal dolore, il bimbo ha il viso viola.Sta soffocando.

Ha gli occhi socchiusi, le braccia penzoloni.Il maresciallo, l’auto ancora accesa e una foglia ingiallita appiccicata sulle mani, corre verso di loro.

Una scena terribile, una Pietà scolpita su carne e ossa.Il papà chiede aiuto.

Altri parenti affollano la strada.I curiosi aumentano e c’è chi allunga il collo dalle auto per capire cosa stia accadendo.

Non è ancora chiaro.E’ tutto così veloce.

Il maresciallo prende il bambino in braccio.Qualcuno le dice che non respira.

Inizia a praticargli la manovra di Heimlich, pensando che avesse qualcosa ad ostruirgli la gola.Nulla.

Nessun segnale.Chiede agli altri presenti di chiamare il 118 e intanto continua.

Passano minuti interminabili, dell’ambulanza nessuna traccia.Torna correndo in caserma, chiede aiuto ad un altro maresciallo che aveva appena montato.

Anche lui tenta la manovra di soccorso ma quello che il bimbo rigetta è solo bolo e muco.Qualcuno parla di febbre, di un antipiretico appena assunto.

L’adrenalina accelera il pensiero e intanto la sirena dell’ambulanza non si sente.Così i due sottufficiali decidono di saltare nell’auto del maresciallo.

Alle foglie penseranno dopo.Gli pneumatici stridono e parte una corsa forsennata, con padre e figlio sui sedili posteriori.
“Aiutatemi vi prego”, ripete.

Il cambio non vedrà marce più alte della terza e i circa 5 chilometri fino all’ospedale Maresca di Torre del Greco saranno coperti in poco più di 3 minuti.Senza sirena, senza lampeggianti.

Col maresciallo lato passeggero ad urlare dal finestrino per spianare la strada alla collega col piede pigiato sull’acceleratore e le braccia tese.Il navigatore ricalcola il percorso come un nastro, confuso per quella previsione sballata che ipotizzava un viaggio di oltre 10 minuti.

Il pronto soccorso è in vista.Il piccolo è ancora incosciente ma finirà immediatamente nelle braccia dei medici.

Pare si tratti di una reazione allergica così lo spostano al Santobono, in ambulanza.Saranno ore di angoscia ma trascorreranno in fretta.

Il bimbo si è salvato.I soccorsi sono stati tempestivi e sta bene.

Di quel pomeriggio resteranno solo la gioia di rivedere il sollievo di una famiglia e quella frase che vale più di una medaglia: “Siete degli angeli”


Politica

Camorra a Castellammare, Ruotolo: “Inquietante parentela di un consigliere”

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Carabinieri

“Pieno sostegno al lavoro della magistratura: il clan D’Alessandro è il principale nemico della città”.Sandro Ruotolo, europarlamentare e consigliere comunale di Castellammare interviene dopo il blitz che ha portato a 11 arresti, tra cui esponenti del clan D’Alessandro tra cui persone con parentele con un consigliere comunale.E poi colletti bianchi.Ruotolo rompe il silenzio della politica, finora assente su questo piano: “L’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare disposte dalla magistratura inquirente antimafia nei confronti di esponenti di rilievo del clan D’Alessandro rappresenta un ulteriore colpo nell’azione di contrasto della camorra stabiese.Il quadro che si sta delineando ci impone una riflessione profonda e sincera, lo abbiamo detto più volte: la camorra è radicata nel tessuto sociale, politico ed economico della città, arruola professionisti, colletti bianchi e “insospettabili”, azzera i confini che dividono l’economia legale da quella illegale, condiziona la vita di Castellammare.Il presunto controllo del vecchio sistema di video-sorveglianza cittadino è inquietante, così come il coinvolgimento di due tecnici e sarebbe gravissimo se risultasse vera la notizia di un rapporto di parentela di un consigliere di maggioranza con alcuni dei soggetti coinvolti nell’inchiesta.La famiglia Oscurato è sicuramente un pezzo fondamentale della più ampia consorteria criminale dei D’Alessandro, storicamente impegnata nella gestione dei videopoker, imposti, come risulta anche dall’ultima inchiesta giudiziaria, ad una ampissima rete di esercenti commerciali.Venerdì 23 maggio, nel trentatreesimo anniversario della strage di Capaci, presso l’Asharam Santa Caterina, presenteremo le prime conclusioni del lavoro dell’Osservatorio anticamorra stabiese.

Abbiamo iniziato questo lavoro perché non abbiamo mai sottovalutato il peso condizionante della camorra: al centro della nostra riflessione il peso sempre più crescente di false liste civiche, di familismi consolidati e di un meccanismo di raccolta del consenso elettorale basato su sistemi clientelari e sul controllo sociale e politico di interi pezzi del nostro territorio.Siamo in campo, per sostenere l’opera di trasparenza avviata nel palazzo del Comune, che deve essere per noi una casa di vetro, e il lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura e andremo avanti con le migliori forze ed energie della città per sconfiggere la camorra, che a Castellammare continua ad avere lo stesso cognome: D’Alessandro”.


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Sorrento , si alza il sipario sulla Mostra Madre Terra radici, riti e realtà

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Carabinieri

Sarà il chiostro di San Francesco a Sorrento ad ospitare la mostra “Madre Terra – Radici, riti e realtà”.Un percorso visivo e simbolico che intreccia identità, spiritualità e maternità.

Un invito a ritrovare l’origine e a riconoscere nel volto della donna quello della Terra, madre universale.Ogni opera racconta un frammento di storia, un legame invisibile che unisce corpo e radici.

“ Con grande emozione- dice l’artista Maria Laura Balestra” vi invito alla mia prossima mostra, Madre Terra – Radici, riti e realtà_, che si terrà nel silenzio evocativo del Chiostro di San Francesco a Sorrento, dove l’arte si fa rito, preghiera laica e gesto di cura Dal 24 maggio al 04 giugno 2025 .

Tutti i giorni, dalle 10.00 alle 20:00

 


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Castellammare, il sindaco Vicinanza “ ‘Il dolore per il Faito diventi speranza“

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Carabinieri

“Noi siamo classe dirigente e dobbiamo dimostrarlo ogni giorno, lavorando per la città e per ridare a Castellammare una prospettiva di vita turistica, sociale e culturale.La tragedia della Funivia è una ferita profonda per la nostra comunità, un simbolo identitario che oggi manca” Queste le parole del sindaco Vicinanza nel giorno del Consiglio Comunale su Faito “Comprendo il dolore, lo sgomento, la rabbia che tutti noi abbiamo provato davanti a questa tragedia.

Confidiamo pienamente nel lavoro della Procura, che saprà condurre indagini rigorose, e auspichiamo tempi ragionevoli.Il nostro obiettivo è chiaro: verità e giustizia.

Ma come classe dirigente, chiamata a guidare questa città, dobbiamo affrontare il dolore e allo stesso tempo prospettare soluzioni” – è quanto ha affermato Luigi Vicinanza, sindaco di Castellammare di Stabia, nel corso del suo intervento durante il Consiglio Comunale monotematico dedicato al Faito.

“Impegniamoci tutti affinché la vicenda del Faito resti al centro del dibattito politico e istituzionale.Qualcuno, meschinamente, ha ipotizzato responsabilità dell’Amministrazione sulla tragedia, utilizzando un video che avevo registrato appena una settimana prima, in occasione della ripresa delle corse.

Quel video era solo un gesto d’orgoglio stabiese, perché credevamo – e crediamo – nella potenzialità della montagna.Già prima della tragedia, il 10 marzo, abbiamo approvato una delibera di giunta che ci consente di recuperare 10 milioni di euro della Regione Campania: fondi destinati alla messa in sicurezza dei rivi che gravitano sul centro antico, trascurati da decenni.

Abbiamo partecipato anche a un bando del Governo per ulteriori 10 milioni di euro, finalizzati alla messa in sicurezza della strada.Non è scontato che ci vengano assegnati, ma è fondamentale che tutte le forze politiche lavorino insieme affinché Castellammare ottenga ciò che le spetta.

Anche il Governo nazionale non può lasciarci soli” – ha aggiunto il primo cittadino.

“Un pensiero speciale va alla vedova di Carmine: il lutto è ancora aperto e deve trasformarsi in una speranza di rinascita per la nostra città.EAV ha creato problemi enormi e il Consiglio Comunale manterrà una linea ferma, come ha già dimostrato in passato.

Continuiamo a lavorare in sinergia e con rispetto tra le istituzioni: solo così possiamo restituire fiducia ai cittadini.Lo sfasciume urbano che ereditiamo è figlio della sfiducia.

Ora dobbiamo voltare pagina.La nostra responsabilità è costruire, unire, risolvere.

Per Castellammare.Per la sua gente” – ha concluso il primo cittadino.


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