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Calvario di Faito, la lettera di Don Catello Malafronte. Lunedì messa in suffragio delle vittime

Fedeli in raccolta al Santuario di San Michele Arcangelo di Faito

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Faito

Cari amici,

ho atteso qualche giorno prima di trovare la forza di scrivere.Il dolore per quanto accaduto è immenso.

Ci sono eventi che lasciano senza fiato, senza parole.La tragedia della funivia del Faito ha colpito duramente la nostra comunità: quattro giovani vite spezzate e un’altra combatte in ospedale, famiglie immerse in un dolore che nessuno dovrebbe mai conoscere.Come comunità ci uniamo nel silenzio, nella preghiera e nella vicinanza ai familiari delle vittime.Siamo anche vicini alle persone, soprattutto ai bambini, che hanno potuto riabbracciare i loro cari e al personale EAV. È un tempo buio e lo sentiamo tutti.

Ieri, venerdì santo, il giorno in cui come credenti contempliamo nel silenzio l’Amore di Dio Crocifisso, al Faito si respirava l’aria del Calvario: un dolore immenso, uno smarrimento simile a quello dei discepoli di Emmaus che di ritorno da Gerusalemme, avvolti dalla tristezza per la morte del Maestro, discutevano tra loro:” Com’è stato possibile?

Come mai?”.

Anche noi, come i due discepoli, abbiamo bisogno che Qualcuno ci spieghi il senso nascosto delle cose, che ci indichi “ l’Oltre e l’Altro ” di ciò che accaduto, il perché di questa tragedia e della morte di persone venute da lontano perché amanti della bellezza della nostra montagna, del nostro territorio che si stava incamminando verso un futuro pieno di speranza, grazie anche all’impegno di istituzioni e soggetti coinvolti a vari livelli.

Eppure, con il cuore lacerato dal dolore e con le lacrime agli occhi, in questo sabato santo, durante la veglia pasquale, la Chiesa infonde in ciascuno di noi la speranza che “il nuovo sta già nascendo” e ci fa gridare: “Questa è la notte in cui Cristo, spezzando i vincoli della morte, risorge vincitore dal sepolcro.Di questa notte è stato scritto: la notte splenderà come il giorno, e sarà fonte di luce per la mia delizia”(Preconio Pasquale).

In questa “notte” Cristo passa tra noi vincendo la morte e ci dona la certa Speranza “che il giorno nuovo sarà fonte di luce”.

Cristo ha vinto il peccato e la morte; Cristo nostra Speranza è vivo e chiede tutti, nessuno escluso, operatori di Speranza e di novità, gettando via il lievito vecchio dell’individualismo, della mormorazione, del giudizio, della lamentela, dello scoraggiamento e del pregiudizio.Dobbiamo diventare tutti protagonisti della nostra storia umana, sociale, religiosa ed economica.

E questo è possibile se diventiamo una vera ed autentica Comunità che condivide gioie e dolori, fatiche e speranze!

Allora, facciamo nostro l’invito del nostro Vescovo Mons.Francesco Alfano e impegniamoci a ritrovare “il sentiero della Speranza”.

Un sentiero che ha il volto delcamminare insieme nella fede, della Comunità, della corresponsabilità, della cura della nostra montagna, della laboriosità, dell’accoglienza gioiosa degli ospiti, della cura dell’ambiente e delle cose fatte ed hanno il sapore del buono.In altre parole, dobbiamo organizzare la Speranza!E questo è possibile se riusciamo a lavorare tutti insieme: istituzioni, enti pubblici e privati, associazioni e singoli cittadini.E’ un cammino difficile, lungo, ma entusiasmante e realizzabile!

In questa Pasqua del Signore, come le donne del Vangelo, annunciamo a tutti: Cristo è Risorto, è vivo, è in mezzo a noi, cammina con noi.

E’ lui che ha vinto!…Egli ci porta la luce che illumina il buio delle nostre incertezze e dei nostri limiti anche in una tragedia come quella che è accaduta.

Non siamo soli!

Con il cuore aperto alla Speranza, lunedì dell’Angelo, 21 aprile p.v.alle ore 12:00, presso il Santuario di San Michele celebrerò la Santa Messa in suffragio delle anime delle vittime.

Sarà un momento di preghiera, di silenzio, di affidamento e di riflessione.

Sono certo che uniti nella fede operosa e nella sicura speranza supereremo questo grande momento di prova.San Michele Arcangelo ci guiderà e proteggerà in questo nuovo tempo.

Monte Faito, Pasqua di Risurrezione 2025

Don Catello Malafronte


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Castellammare, oggi la nomina degli scrutatori per i referendum

Dopo le polemiche dei giorni scorsi

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Faito

Oggi la nomina degli scrutatori di Castellammare per i referendum.La Commissione elettorale comunale è convocata nella sede del Comune in pubblica adunanza per il giorno 19 maggio 2025, alle ore 15:00, per procedere alla nomina degli scrutatori che saranno destinati agli uffici di sezione per i referendum popolari per i giorni di domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025.

Nei giorni scorsi la maggioranza del sindaco Vicinanza ha discusso a lungo sulla decisione di nominare e non sorteggiare tutti gli scrutatori.La decisione iniziale era di applicare il criterio del 50%, il tutto discusso in una infuocata riunione di maggioranza.

Alla fine si è deciso nel confermare il criterio del sorteggio a metà.Vuol dire che i consiglieri della commissione elettorale potranno indicare direttamente i nominativi tra gli iscritti all’albo degli scrutatori.


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Sindaci, soprintendenza e parco archeologico: siglato l’accordo per valorizzare Stabiae

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Faito

Una dichiarazione di intenti fra Pubbliche Amministrazioni per lo sviluppo sostenibile e la crescita del territorio dell’ ager stabianus è stata sottoscritta il 14 maggio alla Reggia di Quisisana tra il Parco Archeologico di Pompei la Soprintendenza ABAP per l’Area metropolitana di Napoli, l’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari, e gli otto Comuni afferenti culturalmente all’antico territorio stabiano, ovvero Castellammare di Stabia, Gragnano, Santa Maria La Carità, Sant’Antonio Abate, Casola, Pimonte, Lettere e Agerola.
Stabiae ha da sempre costituito un “paesaggio culturale” caratterizzato da una forte interazione fra lo sfruttamento agricolo e pastorale del territorio e la sua vocazione commerciale e marittima.
Oggi, partendo dalla storia più antica, il Museo archeologico di Stabia, in sinergia con le altre istituzioni deputate alla tutela dei luoghi antichi ma anche alla valorizzazione della città moderna, intende porsi come centro di ricerca e di attività volte alla conoscenza e allo sviluppo anche economico di questo territorio dalle grandi potenzialità.
Perfetta espressione di questa immagine di Stabia, è l’affresco con scena di paesaggio stabiano, che rientra in esposizione al Museo dopo un intervento di restauro e sarà presentato per l’occasione.

L’affresco, rinvenuto da Libero D’Orsi nel quartiere termale di Villa San Marco, era stato dapprima genericamente interpretato come una scena di cantiere edile.In realtà si tratta della raffigurazione dell’ ager stabiano – come interpretato da Maria Rispoli e Gabriel Zuchtriegel, nell’ambito di un saggio scientifico pubblicato nel Catalogo del Museo – nella sua estensione e con i suoi elementi peculiari: le acque sorgive, le ville suburbane ed extraurbane con i fondi agricoli, i vigneti, la viabilità e il commercio.Tutto ciò raffigurato ai margini degli assi viari più importanti, la via Nuceria Stabias e la strada presso l’impianto urbano di Stabia, su cui erano immessi i prodotti dei fondi agricoli e le merci provenienti dal territorio nocerino. Stabiae dunque, con il proprio porto ed in stretto contatto con il porto fluviale di Pompei, fungeva da hub principale e vero e proprio terminale commerciale di tutto il territorio nocerino-sarnese.

La presentazione dell’accordo si è svolta volutamente alla vigilia di una importante data che è ulteriore testimonianza della vocazione commerciale della città: le Idi di maggio (il 15 maggio).

In questa occasione – e l’affresco con paesaggio stabiano ne dà notizia – si svolgevano le feste Mercuralia in onore di Mercurio, dio del commercio e delle attività mercantili.I mercanti si radunavano presso una fonte dedicata al dio, come avveniva anche a Roma, per raccogliere l’acqua in anfore che, purificata mediante invocazioni e offerte, veniva poi utilizzata per aspergere i prodotti destinati alla vendita, con l’auspicio di ottenere un maggiore guadagno.

Il Parco Archeologico di Pompei, nel ruolo di proponente e capofila del progetto , coordinerà la progettazione delle attività e delle iniziative volte a ricreare il sistema culturale dell’ager stabianus.

Tra le azioni già programmate in sinergia con la Soprintendenza ei Comuni: la rievocazione delle antiche feste Mercuralia ovvero giornate dedicate alla celebrazione delle eccellenze del territorio, delle abilità e delle attività che trovano la loro origine nel sistema culturale ed economico stabiano.

Il fulcro delle attività sarà il Museo Archeologico di Stabia e la Reggia di Quisisana, ma anche le piazze e gli altri luoghi che saranno individuati insieme ai Comuni aderenti all’Accordo.

L’affresco con paesaggio stabiano darà vita ad un’installazione multimediale che consentirà ai visitatori del Museo di esplorare il “paesaggio culturale” raffigurato.Il videogioco rappresenterà uno strumento di marketing territoriale per l’incremento del turismo ma anche come strumento educativo; esso prevedrà una conoscenza per tappe, un’esperienza on the road, a metà tra il reale e la fantasia che sarà possibile fare nei luoghi culturali, nei punti nevralgici del territorio contemporaneo.
Il 14 maggio è stata occasione per presentare ulteriori progetti in corso al Museo Archeologico di Stabia.

Tra questi l’ intervento di restauro di ulteriori reperti che implementeranno la collezione già esposta.Si tratta di affreschi ritenuti molto importanti per l’identità di Stabiae , perché, dopo il restauro, sarà possibile acquisire ulteriori elementi storici e iconografici sul paesaggio stabiano.Non a caso è stata aperta una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma Art Bonus per coinvolgere la comunità a sostenere ea prendersi cura del patrimonio culturale, contribuendo direttamente alla crescita culturale del territorio mediante questo progetto.

Per chi volesse donare: https://artbonus.gov.it/2267-parco-archeologico-di-pompei.html

È stato presentato il progetto “Echeia, un museo che risuona” ideato dall’associazione FUNNECO aps, vincitrice dell’“Avviso Pubblico” pubblicato dal Parco Archeologico di Pompei per consentire alle associazioni e alle organizzazioni di volontariato di collaborare con il Parco Archeologico di Pompei. Echeia è un viaggio emozionante, fatto di suoni, parole e musica, che coniuga il recupero del paesaggio sonoro antico e la contaminazione con i linguaggi contemporanei. Una narrazione sonora di alcune sale del percorso espositivo del Museo alla scoperta di elementi identificativi legati al territorio, che arricchisce la visita di un ulteriore linguaggio, la musica.
I contenuti sonori, un’esperienza audio immersiva (binaurale 3D) fruiti tramite l’ascolto in cuffia, racconteranno spazi, oggetti e storie in una ricostruzione del mondo immaginifico del passato.
Sotto la supervisione scientifica della Direttrice del Museo Maria Rispoli , il progetto è stato coordinato e realizzato da Marco D’Acunzo e Marina Lucia, con il coinvolgimento di numerosi attori (artisti, ricercatori, studenti) tra investigazione storico-musicologica e ricerca artistica.
Il percorso è compreso nel biglietto di ingresso al museo e sarà inaugurato e fruibile a partire dalla Notte dei Musei il 17 maggio.

Infine, nelle giornate del 21-26-28 maggio, 17-19-22-24-29 settembre, 1-8-15 ottobre saranno aperti i Depositi archeologici del Museo , recentemente allestiti.Il pubblico potrà calarsi fisicamente nelle antiche scuderie del palazzo reale per fare un’esperienza del “dietro le quinte” del lavoro quotidiano degli archeologi e dei restauratori.Le visite saranno a cura delle guide del Pompeii Children’s Museum / dalle ore 9.00 alle ore 14.00.


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Notte dei Musei: visite agli Scavi di Pompei, Oplontis, ville e Museo di Stabia

Aperture serali il 17 maggio nei siti della Grande Pompei dalle 20,00 alle 23,00

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Faito

Aperture serali nei siti della Grande Pompei il 17 maggio in occasione della Notte dei Musei.Il sito di Oplontis con la Villa di Poppea, le Ville San Marco e Arianna e il Museo archeologico di Stabia Libero D’Orsi a Castellammare di Stabia, la Villa Regina con Antiquarium a Boscoreale e Pompei saranno accessibili dalle ore 20,00 alle 23,00 con ultimo ingresso alle ore 22,00 al costo di 1 euro (riduzioni e gratuità come da normativa).A Pompei la visita si sdoppia, con un percorso che prevede l’accesso ad alcune case del lato orientale della città antica e alla Palestra grande e dall’altro lato alla Villa dei Misteri, da dove poi si potrà raggiungere in navetta il sito di Boscoreale.Il costo è di 1 euro per ciascun itinerario. È consigliata la prenotazione on-line su www.ticketone.it
Il primo percorso con ingresso da Piazza Anfiteatro consentirà di passeggiare tra alcune delle più eleganti domus pompeiane: i Praedia di Giulia Felice, una vera e propria villa urbana con ampio giardino e dallo scenografico porticato con colonne in marmo scanalate, la casa della Venere in Conchiglia che prende nome dal grande affresco posto su una parete del giardino, e la casa di Loreio Tiburtino, caratterizzato da un grande canale ad imitazione di un paesaggio nilotico e da quadretti mitologici dalle Metamorfosi di Ovidio.

Il percorso include anche l’accesso mostra “Essere donna nell’antica Pompei” allestita presso la Palestra Grande di Pompei e di recente inaugurata.Orari dalle 20,00 alle 23,00 (ultimo ingresso 22,00)
Durata del percorso: circa 1 ora
L’altro itinerario consentirà invece di visitare la Villa dei Misteri e la Villa Regina a Boscoreale con l’annesso Antiquarium, dove è anche esposto il carro cerimoniale nella sala dedicata alla villa suburbana di Civita giuliana, tutt’ora in corso di scavo.Due esempi di ville suburbane del territorio, l’una grande dimora residenziale dedita anche ad attività di produzione del vino, l’altra villa rustica, vera e propria fattoria del vino, l’unica interamente conservata dell’epoca, che saranno collegate dal servizio navetta Pompeii Artebus.Il percorso delle Ville suburbane include il servizio navetta Pompeii Artebus, che consente lo spostamento da Piazza Esedra verso le due ville e ritorno.

Orari dalle 20,00 alle 23,00 (ultimo ingresso 22,00) a Villa dei Misteri.Per consentire la visita completa dell’itinerario, gli orari di accesso al sito di Boscoreale sono dalle ore 20,30 alle 23,30 (ultimo ingresso 22,30).

 

Novità al Museo archeologico di Stabia dove i visitatori potranno fruire nel corso della visita di un’esperienza audio immersiva (3D binaurale) “Echeia, un museo che risuona”, una narrazione sonora di alcune sale del percorso espositivo alla scoperta di elementi identitari legati al territorio, tramite l’ascolto in cuffia, arricchito da musica.Il progetto è ideato dall’associazione FUNNECO aps, vincitrice dell’“Avviso Pubblico” pubblicato dal Parco Archeologico di Pompei per consentire alle associazioni e alle organizzazioni di volontariato di collaborare con il Parco Archeologico di Pompei.Echeia è un viaggio emozionante, fatto di suoni, parole e musica, che coniuga il recupero del paesaggio sonoro antico e la contaminazione con i linguaggi contemporanei.

Sotto la supervisione scientifica del Parco, il progetto è stato coordinato e realizzato da Marco D’Acunzo e Marina Lucia, con il coinvolgimento di numerosi attori (artisti, ricercatori, studenti) tra investigazione storico-musicologica e ricerca artistica.


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