Politica
Sorrento, revocato l’appalto delle mazzette: stop alla mensa scolastica

Stop all’appalto delle mazzette.Revocato l’affidamento alla Prisma, dopo il rifiuto della cooperativa a proseguire il servizio a Sorrento.
La tangentopoli sorrentina è iniziata proprio per il servizio mensa che gestiva la società guidata da Michele De Angelis, l’imprenditore che a seguito di diverse rischieste – secondo la Procura di Torre Annunziata – ha vuotato il sacco raccontando tutto alla guardia di finanza, fino a organizzare la famosa consegna della mazzetta all’ex sindaco Massimo Coppola in un ristorante della penisola.A maggio scorso, in occasione della riscossione della tangente, c’era anche Francesco Di Maio, giornalista e direttore del periodico Agorà (che ha cessato le pubblicazioni), nonché staffista e braccio destro di Coppola.
Dopo l’arresto in flagranza di reato del sindaco e del suo staffista, la maxi inchiesta è proseguita, iscrivendo politici e tecnici comunali nel registro degli indagati.E’ stato svelato il sistema Sorrento.
Quello che accadeva con l’appalto della mensa non era un caso isolato.Ora la cooperativa che ha dato il via all’inchiesta, con le denunce del suo rappresentante, ha deciso di lasciare.
Il Comune di Sorrento, quindi, revoca l’appalto in quanto la ditta non si è mostrata disponibile a proseguire il servizio alla riapertura delle scuole.Nel frattempo, l’ex primo cittadino sta raccontando la sua versione ai pm, che gli hanno concesso gli arresti domiciliari presso una struttura religiosa di Valmontone.
Di Maio invece è ai domiciliari ad Arezzo.
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Politica
Castellammare, il ‘picconatore’ De Luca demolisce le Terme

Appuntamento alle ore 10, a Castellammare di Stabia. Arriva Vincenzo De Luca sulla collina del Solaro per dare il via ai lavori del nuovo ospedale nell’area delle Terme di Stabia.
Più che la posa della prima pietra, sarà il giorno in cui prenderà il via la demolizione dello stabilimento termale ormai chiuso dal 2012, nel frattempo preso d’assalto è ridotto a scheletro.
A conti fatti un pezzo di storia della città di Castellammare verrà cancellato per sempre. L’area verrà convertita in zona ospedaliera, con quello che sarà ribattezzato l’ospedale delle acque, lì dove una volta le fonti termali portavano benessere e sviluppo.
Il governatore uscente Vincenzo De Luca vestirà i panni del “picconatore”, non solo per le bordate a Roberto Fico, quanto per la demolizione di un pezzo di storia della città.
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Politica
Castellammare, l’assessore parcheggia l’auto sul marciapiede

Annalisa Di Nuzzo, assessore all’educazione e all’identità stabiese, è stata sorpresa a parcheggiare la propria auto su un marciapiede per recarsi a fare shopping.Qualche sera fa l’assessora e’ stata vista entrare in macchina davanti ad un noto negozio alla periferia di Castellammare.
Peccato però che l’auto era sul marciapiede .Un episodio di non rispetto delle regole come ve ne sono a iosa in città.
Resta da chiarire se si tratti di un comportamento isolato o di un’eccezione, e se siano state adottate o meno eventuali sanzioni.
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Politica
Castellammare, Antonio Alfano chiede la discussione del RUEC

“È arrivato il momento di cambiare passo.Non è più accettabile che la nostra comunità resti priva di uno strumento urbanistico fondamentale come il RUEC (Regolamento Urbanistico Edilizio Comunale), necessario per sbloccare decine di pratiche edilizie ferme da troppo tempo negli uffici tecnici”.
È quanto dichiara il consigliere comunale Antonio Alfano, componente della Commissione Urbanistica, che interviene con decisione per sollecitare la rapida calendarizzazione dell’esame del RUEC in Consiglio Comunale.
«In assenza del RUEC – prosegue Alfano – i cittadini, i tecnici e le imprese si trovano in una situazione di stallo, senza regole aggiornate e certe su cui fare affidamento.
Il territorio ha bisogno di strumenti chiari per poter crescere, riqualificarsi e attrarre investimenti.»
Il consigliere Alfano precisa inoltre un aspetto normativo spesso trascurato nel dibattito politico:
«È bene ricordare che il PUC (Piano Urbanistico Comunale) e il RUEC possono essere approvati in momenti distinti.Non esiste alcun vincolo che imponga di attendere il PUC per adottare il RUEC.
Si tratta di due strumenti complementari ma autonomi, e il ritardo nell’approvazione del RUEC non è quindi giustificabile.»
Alfano sottolinea poi l’immobilismo dell’amministrazione in materia di pianificazione urbanistica, denunciando una mancanza di visione e coraggio politico:
«Siamo fermi da troppo tempo anche sul fronte del PUC, e questo rallenta ogni possibile sviluppo urbanistico sostenibile.Non si può parlare di futuro se non si mettono in campo strumenti concreti di programmazione.»
Il consigliere conclude con un appello deciso:
«Portare il RUEC all’attenzione del Consiglio Comunale è un atto di responsabilità nei confronti della collettività.
Basta rinvii: si diano risposte ai cittadini e ai tecnici, e si consenta finalmente di sbloccare le numerose pratiche edilizie ferme da mesi. È il momento delle scelte e del coraggio.»
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