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Bilancio, il sindaco perde pezzi. I revisori bacchettano: “Da anni sempre gli stessi errori”

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Maresca-Cimmino

Passa il bilancio consuntivo del 2019 ma con un voto in meno. All’appello manca Enza Maresca, non presente in consiglio comunale al momento del voto, salvo poi rientrare. Per la prima volta il sindaco Cimmino perde un pezzo per strada. Quello della Maresca potrebbe essere un segnale di insofferenza nei confronti della maggioranza, avendo già abbandonato il gruppo Cimmino sindaco, nel quale era stata eletta alle ultime amministrative.

Sul lato prettamente tecnico sono diversi i dubbi sollevati dall’organo di revisione. Pur rilasciando parere positivo al consuntivo 2019, gli esperti contabili di Palazzo Farnese hanno rilevato una serie di dubbi, chiedendo prescrizioni a cui il settore economico-finanziario non ha dato seguito. C’è un passaggio che la dice lunga: “Si è sbagliato in precedenza e si continua a sbagliare” si legge nel documento del collegio dei revisori. “Il collegio – si legge ancora – ha svolto il suo ruolo richiamando l’attenzione su rilievi, fatti solo verbalmente, già nei consuntivi 2017 e 2018, che rappresentati anche nel rendiconto 2019, non poteva esimersi di evidenziarli in relazione, preso atto che erano stati disattesi ancora una volta”.

I revisori puntano l’indice sul patrimonio comunale e su quello Sint. Dubbi ancora una volta irrisolti.

Daniele Di Martino


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Castellammare, Base Popolare Democratici e Progressisti “Oltre lo Sfasciume c’è bisogno delle proposte”

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castellammare

Bisogna richiamare la città alla discussione.Ad un anno dalla vittoria del centro sinistra  diventa indispensabile rilanciare e definire in aula l’azione amministrativa avendo però un progetto chiaro per la nostra Castellammare.
“Proveremo a parlare con sincerità – dice Salvatore Vozza- sui temi da affrontare.

Siamo ad un anno dal voto e la domanda è in quale direzione stiamo andando.E’ una domanda legittima.

Sgombra subito il campo l’ex sindaco di Castellammare “Dobbiamo evitare la prospettiva dello scioglimento.Il voto ha dato un segnale chiaro non dovevano esserci delle divisioni.

Eppure quel voto ci ha lasciato dei problemi a partire dall’eccessivo numero di liste e dalla condivisione solo formale del programma elettorale”.In questo anno non siamo stati zitti.

Abbiamo sollecitato i commissari prima e il sindaco poi su temi come il Puc, Marina di Stabia, Savorito i rifiutI, il PUAD.Abbiamo avanzato proposte e invitato alla riflessione.

Adesso però serve un racconto vero anche da parte del sindaco su come stanno procedendo alcuni progetti.Il Puc è scomparso.

Occorre una discussione seria.Non si può liquidare la storia di questa città sotto la parola “sfasciume” urbano.

Oltre lo “sfasciume” c’è bisogno delle proposte.Abbiamo di fronte una situazione a più facce eppure le cose che si stanno inaugurando vengono tutte dallo “sfasciume”.

Quelli che portiamo oggi all’attenzione dell’Assemblea sono tutti aspetti segnalati.C’è una responsabilità del Pd grande ecco perché occorre cambiare il senso di marcia smettendola di lasciarsi scivolare le cose addosso.

Siamo ad un passaggio delicato.C’è un confronto aperto sul PUAD, sulle spiagge e su Antiche Terme, che senso – si chiede Vozza- diamo a questa discussione?

Che facciamo?Quale strada si sceglie?

Il Consiglio Comunale non può essere convocato solo per votare i debiti fuori bilancio.Noi con una mozione che non è mai stata discussa abbiamo proposto di ridare al Consiglio Comunale un ruolo e invitato a convocare un’assise cittadina”.

Il bisogno di essere ascoltati è emerso da tutti gli interventi che si sono susseguiti in assemblea da quelli dei semplici cittadini a quelli degli esponenti del Pd che hanno partecipato all’iniziativa promossa da Base Popolare Democratici e Progressisti.La non discussione sulla mozione sullo sviluppo presentata dal gruppo politico che in aula è rappresentato dal consigliere Maurizio Apuzzo rappresenta un nodo cruciale anche sul ruolo che si intende dei consiglieri comunali.
“Non si esautora il ruolo del consigliere comunale e il sindaco lo sta facendo – sottolinea Maurizio Apuzzo-
Chi ci segue lo sa dal primo momento abbiamo messo in chiaro che non eravamo e non siamo interessati né a posti in giunta ne ad altro.

In questo lungo anno con documenti e proposte abbiamo provato in ogni modo a sviluppare la discussione e il confronto politico.Manca una guida politica ecco perché occorre rilanciare ad un anno dal voto l’azione amministrativa.

Il sindaco parla di “sfasciume” degli ultimi quindici anni eppure nella sua maggioranza siedono consiglieri che di “quello sfasciume” ne hanno fatto parte e allora com’è possibile che tra di loro nessuno si senta colpito in prima persona.E’ anche la qualità della politica che deve cambiare.

Noi ci sforzeremo fino alla fine per mantenere il giusto equilibrio, per reclamare il confronto e il dibattito.Lavoreremo, come abbiamo sempre fatto per creare un percorso nuovo anche se – conclude Apuzzo critico nel suo intervento nei confronti anche del Pd e del Presidente del Consiglio Comunale – la vedo difficile”.

L’invito a gettare le basi e a proseguire sul tavolo del confronto con iniziative come quella di ieri è venuto anche dagli esponenti dei Dem in particolar modo da Nicola Corrado venuto a portare i saluti di Ruotolo.Nel suo intervento Corrado ha ricordato “la visione della città” che si è avuta in passato, il materializzarsi più volte del partito dello scioglimento.

Ha ricordato il lavoro che con Ruotolo stanno facendo come Osservatorio per la Camorra sull’analisi dei flussi elettorali. “Dopo un anno di governo – dice l’esponente della Direzione Nazionale del Pd-  quello che emerge con chiarezza è che bisogna cambiare rotta a partire dal coinvolgimento della città in un processo di trasformazione non più rinviabile: nessuna scelta urbanistica significativa per combattere lo ” sfasciume” dalla caserma Cristallini all’AVIS, piano spiagge dimenticato, nessuna indicazione sul futuro dei due porti.Quello che manca è l’idea della città futura e l’assenza di idee e di pensiero non si colmano con la propaganda”.

 


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Castellammare, anche il Pd boccia l’accordo con i lidi di Pozzano: “Misura insufficiente”

Il capogruppo del Pd Tuberosa interviene sulla valorizzazione della risorsa mare

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“Per noi consiglieri e per tutti gli iscritti ed elettori del PD, l’accesso al mare rappresenta un diritto da tutelare per tutti i cittadini e per le fasce sociali più deboli”.Scrive così il capogruppo del Pd stabiese Tuberosa.Anche i Dem bocciano l’accordo bluff con i lidi di Pozzano, criticando quindi l’azione della giunta Vicinanza.

“In questo senso la convenzione sostenuta dal Comune con i lidi cittadini rappresenta una risposta insufficiente anche in ragione delle richieste avanzate dalla maggioranza e cioè il 50% di sconto sulle tariffe 2024 e senza limitazioni di posti e giorni.

Su questo terreno dobbiamo registrare un ritardo preoccupante in relazione al vigente Piano di utilizzo delle spiagge che è stato portato in Giunta ma non in Consiglio Comunale, perché l’obiettivo è affermare una visione unitaria e strategica dell’utilizzazione dell’intera linea di costa da Pozzano al fiume Sarno, e per questo che in maggioranza è stato ribadito che la convenzione è fino a dicembre 2025.Questo deve essere il nostro obiettivo nei prossimi mesi se vogliamo dare un significato credibile ai risultati importanti che abbiamo conseguito in questi anni, a partire dal recupero della balneabilità lungo la costa stabiese fino agli interventi in essere di ripascimento del tratto di litorale lungo Corso De Gasperi.Come capogruppo Pd, e con il sostegno degli iscritti ed elettori, continueremo a lavorare anche in vista della prossima stagione estiva per attrezzare sempre di più l’intero litorale, dalla Villa Comunale a Corso De Gasperi, con servizi adeguati, inclusivi e soprattutto accessibili a tutti.L’obiettivo è garantire sempre di più un’offerta balneare di qualità, pubblica e fruibile da ogni cittadino, in un’ottica di giustizia sociale e sviluppo sostenibile.

Bisogna essere sempre garanti del rispetto della legalità, della trasparenza amministrativa e della coesione della maggioranza nell’interesse esclusivo della comunità stabiese”.


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Castellammare, avviso di sfratto a Vicinanza: numeri risicati in consiglio

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La guerra nel centrosinistra di Castellammare è appena iniziata.Lo specchio dell’attuale maggioranza che regge Vicinanza sta tutto nel voto di oggi in consiglio comunale.Appena tredici i voti della maggioranza (compreso quello del sindaco) sul nome di Giacomo Biondillo, professionista con incarichi anche in Regione Campania.All’appello mancano quattro voti.

Quelli di Sandro Ruotolo, Maurizio Apuzzo, Rachele Iovino e un franco tiratore del centrosinistra.Perché in consiglio erano 14 i presenti del centrosinistra.Ora è caccia al franco tiratore e tutti gli indizi portano verso il Movimento Cinque Stelle.Fatto sta che a un anno dall’insediamento, i numeri già traballano.

E in consiglio comunale gliel’ha fatto notare dall’opposizione Antonio Alfano: “Sindaco, forse il caso di fare una verifica nella sua stessa maggioranza.I numeri sono risicati e non si può andare avanti a tentoni”.Alfano ha poi chiesto di convocare un’assise sulle linee di mandato, a un anno dall’insediamento.Come se non bastasse, subito dopo il consiglio “nero” per Vicinanza, arrivano altri segnali di insofferenza.

Il Movimento Cinque Stelle ha chiesto ufficialmente di ritirare la delibera di proroga al 2026 delle concessioni balneari.Rachele Iovino di Futuro Democratico ha presentato un’interrogazione sull’affidamento di 160mila euro per la gestione delle attrezzature installate sull’arenile, chiedendo lumi sull’ennesimo affidamento diretto.

L’impressione è che dopo la pausa estiva, l’autunno si annuncerà caldo a Palazzo Farnese.E se a questo si aggiungono i posizionamenti per le elezioni regionali, allora Vicinanza difficilmente potrà dormire sonni tranquilli.A meno che non decida di aprire la stagione del rimpasto di giunta.


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