Cronaca
Consegnata alla Marina Militare il Vulcano, parte della nave è stata costruita a Castellammare

Nave Vulcano è stata consegnata alla Marina Militare venerdì al navale di Fincantieri al Muggiano. La cerimonia di consegna alla Marina Militare della nuova unità di supporto logistico (Logistic Support Ship – LSS) Vulcano, commissionata a Fincantieri nell’ambito del piano di rinnovamento della flotta della Marina Militare. La nave è stata realizzata in due blocchi principali: uno poppiero, costruito presso il cantiere di Genova Riva Trigoso, ed uno prodiero predisposto presso il cantiere di Castellammare di Stabia, uniti da un anello centrale di circa 11 metri, realizzato sempre presso il cantiere di Riva Trigoso.
Inoltre, la nave disporrà del doppio scafo, come previsto dalle vigenti normative di tutela ambientale per le navi cisterna di nuova costruzione.
Lunga 193 metri, con un dislocamento di 27.200 tonnellate, l’unità raggiunge i 20 nodi di velocità con un basso impatto ambientale, attraverso l’utilizzo di biocombustibili e avanzati sistemi di propulsione ausiliari elettrici a bassa emissione inquinante. “Nave Vulcano andrà ad affiancare nave Etna permettendo di avviare verso la dismissione nave Vesuvio la quale serve la Patria sul mare dagli anni ’70. Il rinnovamento della componente di supporto logistico della flotta è una esigenza pressante che non si esaurisce con l’ingresso in linea di questa nuova unità: nave Vulcano sarà la “capoclasse” di altre due navi gemelle”, così il Comandante logistico della Marina militare, ammiraglio di squadra Eduardo Serra, durante la cerimonia. L’entrata in servizio di nuove navi per la Marina Militare comporta positive ricadute sull’indotto locale e sulla cantieristica nazionale e compensa la progressiva e parziale dismissione delle attuali unità navali rifornitrici della classe Stromboli, realizzate in base ad esigenze oramai superate e con limitate capacità di trasporto e rifornimento. Nave Vulcano sarà impiegata per trasportare e trasferire ad altre unità navali carichi liquidi (gasolio, combustibile per velivoli e acqua dolce) e solidi (parti di ricambio, viveri e munizioni); l’unità è altresì dotata di una importante capacità ospedaliera e sanitaria, grazie alla presenza di un’area completamente attrezzata con due sale operatorie, una zona degenza che comprende 8 posti di terapia intensiva, un’area per il trattamento di grandi ustionati e laboratori di radiologia e analisi. Questa capacità logistica ad ampio spettro e la sua elevata modularità, accompagnata da un elevatissimo livello di innovazione tecnologica, la rende estremamente flessibile e performante nei diversi scenari operativi e rappresenterà una risorsa estremamente pregiata, in chiave duale, anche in attività non esclusivamente militari a supporto della Protezione Civile, per emergenze e calamità naturali.
Cronaca
Sequestrati prodotti ittici in cattivo stato di conservazione
Operazione della Guardia Costiera

La Guardia Costiera di Castellammare di Stabia ha sequestrato diversi quintali di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione nel territorio di competenza.Nella giornata di ieri, i militari hanno effettuato verifiche mirate nell’ambito della filiera ittica, operando nel territorio di competenza.
Sono state scoperte una serie di violazioni commesse da alcuni operatori commerciali operanti nel
settore della pesca.Le articolate attività di controllo hanno permesso di accertare che alcuni esercenti oltre a detenere prodotti ittici privi della necessaria documentazione utile a stabilire la provenienza poneva in vendita alcune specie ittiche (cd novellame) pescate allo stato giovanile e, pertanto, non potevano essere posti in vendita.
I prodotti ittici sono stati sequestrati e agli autori delle violazioni sono state comminate una serie di sanzioni amministrative per un importo di Euro 4.000.Tali mancanze oltre ad impedire al consumatore finale di essere a conoscenza
delle informazioni fondamentali come il luogo di cattura del pescato, la data di produzione e/o la sede di lavorazione, compromettendo così la trasparenza dell’intera filiera è stato contrastato la vendita di specie ittiche la cui cattura è
vietata dalla vigente normativa nazionale e comunitaria.
Cronaca
Castellammare, ristrorante con prodotti ittici senza tracciabilità. Intervento dei Nas e della Polizia Locale

Prodotti ittici senza tracciabilità, cucine senza acqua calda, carenze igienico sanitarie, occupazione di suolo pubblico, è quanto hanno riscontrato il Personale di Polizia Locale sezione Polizia Amministrativa – Commerciale agli ordini del Dirigente, Comandante Francesco Del Gaudio e coordinati dal Tenente Donato Palmieri, unitamente al personale militare della Compagnia Carabinieri di Castellammare di Stabia e personale Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni NAS di Napoli, in un noto ristorante specializzato in cucina a base di pesce del centro cittadino stabiese situato in una delle strade pedonali che portano verso il lungomare a ridosso della Villa Comunale.Da punto di vista sanitario il personale militare dei NAS riscontrava gravi criticità igienico sanitarie nei locali cucina con assenza tra l’altro della fornitura di acqua calda (elemento essenziale per esercitare) dai cui rubinetti usciva acqua di colore rosso con evidenti segni di cattiva manutenzione dell’impianto.
Inoltre veniva riscontrato dal personale militare la presenza di circa 70 kg di pesce e prodotti ittici completamente privi di tracciabilità e per i quali venivano apposti sigilli e piombature e messo sotto sequestro per successiva distruzione.Il titolare del ristorante veniva invitato dapprima a sospendere l’attività e poi si procedeva all’immediata chiusura per carenza delle condizioni igieniche.
Il personale di Polizia Locale effettuava controllo di Polizia Amministrativa e procedeva a commisurate sanzioni in merito ad occupazione abusiva della sede stradale ed altre sanzioni di tipo amministrativo relative agli impianti e manufatti presenti a servizio dell’attività di ristorazione.Inoltre veniva identificato tutto il personale presente al fine di effettuare le opportune verifiche in materia di regolarità sulle posizioni lavorative dei dipendenti.
La sinergia tra le Forze dell’ordine presenti sul territorio continua a produrre risultati nella Zona Rossa individuata dal Prefetto di Napoli.La Polizia Locale di Castellammare di Stabia ha messo in campo attività in ogni ambito e aspetto dai controlli viabilistici nelle zone strategiche della città ai controlli amministrativi degli esercizi commerciali e pubblici in particolare per le emissioni rumorose e moleste.
Un’intensa attività congiunta con altre forze presenti territoriali si sta eseguendo sui Lidi Balneari in località Pozzano dai cui controlli stanno emergendo diverse irregolarità da parte dei concessionari.Le attività si concentrano anche sulla tutela dell’ambiente con diverse operazioni di identificazione dei soggetti che sversano rifiuti illecitamente grazie al nuovo impianto di Videosorveglianza cittadina.
I controlli si intensificheranno sempre di più al fine di consentire alla cittadinanza tutta un’estate serena
Cronaca
Meta di Sorrento, pusher finisce in manette aveva ovuli in casa

Questa mattina a Meta, i Carabinieri della Compagnia di Sorrento, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica, hanno proceduto all’arresto di un 19enne originario di Vico Equense (Na), gravemente indiziato in ordine a 33 episodi di detenzione e cessione illecite di sostanze stupefacenti.I fatti risalgono al 13 ottobre 2024, allorché un equipaggio del NOR-Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Sorrento interveniva in casa dell’odierno indagato a seguito di una violenta lite con la madre e lo trovava in possesso di due ovuli contenenti hashish, di un bilancino di precisione assieme altro materiale utile al confezionamento di dosi nonché di denaro contante ritenuto provento dell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti
La successiva e più approfondita analisi forense delle informazioni contenute nella memoria dello smartphone, attraverso precise ricostruzioni attuate mettendo insieme i dati impressi nelle immagini, i dialoghi contenuti nelle chat e la compiuta identificazione degli interlocutori, permetteva di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’odierno arrestato circa gli episodi di spaccio di stupefacenti circostanziati nelle contestazioni.
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