Cronaca
I commercianti stabiesi chiedono screening anticovid e vaccinazione: noi categoria a rischio | LA LETTERA

Screening anticovid e vaccinazione per acquisti in sicurezza
Castellammare di Stabia. L’Associazione Commercianti Stabiesi chiede una corsia preferenziale per la somministrazione del vaccino anticovid ma prima ancora uno screening. «La nostra – si legge nella missiva – è una categoria a contatto diretto con il pubblico e quindi esposta ad altissimo rischio» e per questo « al fine di collaborare con le Autorità locali e rassicurare gli avventori degli esercizi commerciali della città» i commercianti chiedono di «aderire ad uno screening massivo per individuare eventuali positività al Covid-19».
A scriverlo gli imprenditori del commercio locale in una lettera inviata al Sindaco Gaetano Cimmino, all’ASL Napoli 3 Sud e al referente per l’emergenza Coroanvirus Antonio Coppola. « Ricordiamo che tra i nostri associati rientrano i titolari di esercizi ritenuti di primaria importanza tra cui farmacie, parafarmacie e negozi di generi alimentari, attivi anche nei periodi di massima allerta. In forza delle medesime ragioni, chiediamo di essere considerati come le altre categorie a rischio e di avere una corsia preferenziale per poter essere presto vaccinati». emidav
LA LETTERA
L’Ascom-Confcommercio di Castellammare di Stabia, rappresentando una categoria a contatto diretto con il pubblico, quindi quotidianamente esposta ad un altissimo rischio di contrarre il SARS-Covid-19.
Al fine di collaborare con le Autorità locali e rassicurare gli avventori degli esercizi commerciali della città, manifesta piena disponibilità ad aderire ad uno screening massivo per individuare eventuali positività al Covid-19.
Ricordiamo che tra i nostri associati rientrano i titolari di esercizi ritenuti di primaria importanza tra cui farmacie, parafarmacie e negozi di generi alimentari, attivi anche nei periodi di massima allerta.
In forza delle medesime ragioni, chiediamo di essere considerati come le altre categorie a rischio e di avere una corsia preferenziale per poter essere presto vaccinati.
Recepiremo con favore vostre indicazioni in merito.

Sono otto gli elicotteri posti sotto sequestro ad una ditta di Pompei perché volavano senza autorizzazione.A finire nei guai è la Rotortech s.r.l
Le indagini hanno consentito di accertare che gli indagati, fino al novembre 2024, nel Comune di Pompei, hanno svolto attività di air-taxi, voli panoramici e lancio di oggetti in volo in assenza di qualsiasi titolo autorizzativo. In particolare, i reati per cui si procede sono quelli di cui ai seguenti articoli del Codice della Navigazione ovvero effettuazione di un’attività di volo con fini commerciali in assenza del certificato di operatore aereo rilasciato alla società organizzatrice e della licenza di esercizio, impiego, per fini di lucro, di aeromobili non abilitati alla navigazione aerea, impiego abusivo di aeromobili a scopo di profitto, assunzione del comando di aeromobili da parte di soggetto munito soltanto della licenza aeronautica di pilota privato e della relativa abilitazione, e non della prescritta abilitazione professionale, sorvolo del centro abitato di Pompei, al di sopra di un assembramento di persone, senza l’osservanza delle prescrizioni del regolamento, nonché lancio, fuori dall’aeromobile in volo, di petali di rose, al termine della cerimonia religiosa di un matrimonio, fuori del caso di necessità e senza l’autorizzazione dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile.
Cronaca
Disastro Funivia , De Luca incontra i familiari del solo superstite

Vincenzo De Luca ha incontrato all’Ospedale del Mare i familiari di Thabeet Suleiman, il 23enne rimasto gravemente ferito nella tragedia del monte Faito.
“Siamo vicini alle famiglie delle vittime, e a quella di un giovane che ancora non può essere dichiarato fuori pericolo ma che sta ricevendo il massimo dell’assistenza e delle cure necessarie.Abbiamo confermato, – dice De Luca- insieme al cordoglio e alla vicinanza, che la Regione si farà carico di tutto quanto si rende urgente e indispensabile per l’assistenza alle stesse famiglie.
Abbiamo confermato, inoltre, non appena sarà possibile e terminate le procedure giudiziarie in corso, che la Regione garantirà le spese necessarie per il rimpatrio della salma di Janan Suleiman, la giovane sorella di Thabeet”.
Cronaca
Funivia, le 5 ipotesi sulle cause del disastro. Domani le autopsie

Un nuovo sopralluogo nel dirupo della morte, poi le autopsie.Proseguono spedite le indagini sul disastro della funivia del Faito.Sul caso indaga la squadra mobile di Napoli e il commissariato di polizia di Castellammare di Stabia, coordinati da un pool di magistrati con a capo il procuratore Nunzio Fragliasso, l’aggiunto Giovanni Cilenti e i pm titolari dell’inchiesta Giuliano Schioppi e Alessandra Riccio.Sono diverse le piste a cui si sta lavorando, anche se dalla procura oplontina non trapelano particolari, trattandosi di un’indagine molto complessa e che si annuncia anche piuttosto lunga, a giudicare anche dai precedenti del Mottarone.
LE IPOTESI
Sono cinque le ipotesi che i tecnici mettono sul tavolo.
La prima: impatto sul sostegno 3 per vento e retrocessione.Poi: scavallamento della fune portante dal sostegno 3 e rottura della fune traente.E ancora: uscita traente da pulegge contrappeso e successiva rottura, con vettura 2 che si trascina a valle un ramo di traente superiore.Infine: rottura della testa fusa vettura 2 e mancato intervento dei freni o chiusura parziale dei freni con conseguente fusione dei ferodi e perdita di presa.
L’INCHIESTA
Tra queste ipotesi la Procura sta lavorando senza sosta, con una piccola pausa solo per il periodo pasquale.
Infatti, domani sarà la volta delle autopsie.Si partirà dalle ore 13 presso l’obitorio del Cimitero di Castellammare di Stabia.Anche se si tratterà prettamente di un esame esterno viste le condizioni in cui sono stati ritrovati i corpi dai soccorritori.
QUATTRO INDAGATI
La Procura di Torre Annunziata, in vista dell’esame autoptico sulle salme delle quattro vittime del disastro della funivia del Monte Faito, previsto per domani, ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati: si tratta di dirigenti e dipendenti dell’Eav, l’ente gestore gestore dell’impianto dove giovedì scorso si è verificata la tragedia.Gli indagati sono Marco Imparato (responsabile esercizio e manutenzione della funivia) Pasquale Sposito (direttore generale), Giancarlo Gattuso e Pasquale di Pace, entrambi dipendenti dell’Ente Autonomo Volturno.
Tutti gli indagati avranno la possibilità di nominare un perito di parte.
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