Politica
Arenile stabiese inquinato, arriva l’assessore regionale: «Subito analisi dell’Arpac»
«Lunedì svolgeremo un primo tavolo per programmare interventi di concerto con gli enti strumentali della Regione come l’Arpac con l’obiettivo di ripristinare il decoro una volta per tutte su tutto l’arenile»

Castellammare di Stabia. Bonificare l’arenile stabiese. E’ l’impegno del Vice Presidente della Regione Campania e Assessore all’ambiente, Fulvio Bonavitacola, che ieri ha effettuato un sopralluogo in villa comunale insieme ai consiglieri regionali Luigi Cirillo e Mario Casillo ed esponenti del Partito Democratico cittadino. Dopo la chiusura degli scarichi abusivi a mare resta la bonifica dell’intero tratto di spiaggia. «Lunedì svolgeremo un primo tavolo per programmare interventi di concerto con gli enti strumentali della Regione come l’Arpac con l’obiettivo di ripristinare il decoro una volta per tutte su tutto l’arenile – ha detto Cirillo – Ringrazio il vicepresidente che con concretezza ha preso impegno affinché la Regione Campania porti avanti un iter di soluzione definitiva a questo annoso problema ambientale che impatta negativamente sulle potenzialità turistiche della nostra città».
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Politica
Scioglimento, ecco il “ricorso in bianco” per desecretare la relazione della commissione d’accesso
La strategia dell’ex sindaco per interrompere i termini e puntare a “smontare” le motivazioni del ministero

Un ricorso “in bianco”. Così è stato definito durante le riunioni tenute dall’ex maggioranza di Gaetano Cimmino. Una soluzione prospettata dallo studio Clarizia, uno dei principi del foro di Roma, per interrompere i termini e tentare di ribaltare lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche.
Stando a quanto depositato dagli avvocati dell’ex sindaco, si tratta quindi di un ricorso che principalmente punta a far desecretare le motivazioni che hanno spinto il governo a sciogliere il consiglio comunale. Perché in realtà, ufficialmente, questi atti non ci sono. Anche se il contenuto è ben noto per essere stato riportato dalle testate giornalistiche. Ma non sarà possibile smontare queste motivazioni, almeno per il momento. Quindi si proverà a richiedere gli atti ufficiali, che per il momento il Prefetto non ha concesso, per poi provare a fare un “ricorso nel ricorso” entrando nel merito della questione.
La maggior parte dell’ex maggioranza ha firmato senza battere ciglio, in tre invece non se la sono sentita di dare il mandato all’avvocato Clarizia.
Daniele Di Martino
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