Cronaca
Morto il Generale anti-clan Francesco Ferace: era il consulente dei commissari del comune di Castellammare
Il generale anticlan non ha potuto completare il suo lavoro a Castellammare. E’ morto questa notte nella sua abitazione

Castellammare di Stabia. E’ morto nella sua abitazione il Generale dei Carabinieri Francesco Ferace. Aveva iniziato da poco assunto il suo nuovo incarico a Castellammare di Stabia come consulente dei commissari anticlan arrivati dopo lo scioglimento dell’amministrazione Cimmino per infiltrazioni camorristiche. Il suo compito era quello di supervisionare gli atti prodotti dai funzionari di Palazzo Farnese. Una nomina arrivata poco più di un mese fa e voluta fortemente dal prefetto Raffaele Cannizzaro. Il militare, con una lunga carriera alle spalle, si è spento all’età di 63 anni nella sua abitazione. Nel corso della sua attività ha guidato la Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, Catanzaro, Roma-Ostia. E’ stato anche al Ministero dell’Interno quale ufficiale di Coordinamento e pianificazione delle Forze di Polizia ma anche Direttore del Nucleo Operativo di Protezione del Lazio presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale. Inoltre è stato comandante Provinciale dei Carabinieri di Cosenza proprio quando Raffaele Cannizzaro era Prefetto della città di Cosenza. Emilio D’Averio

Cronaca
Morì senza ricovero, giustizia per Schiavone: condannato il medico

La morte di Vincenzo Schiavone fu dovuta ad un’imperizia. È arrivata a distanza di più di 4 anni la condanna per il medico che dimise dall’ospedale il sindacalista e lavoratore della nettezza urbana che morì a causa di un infarto dopo essersi recato al San Leonardo.
Una vittoria per la famiglia: “Giustizia e verità è stata fatta su una morte assurda – si legge nel messaggio diffuso dai familiari di Schiavone – La famiglia fin dal primo momento parlò di imperizia, imprudenza, negligenza. Dati che emersero anche dalla relazione autoptica che fu predisposta dal Tribunale di Torre Annunziata.
Quella di Vincenzo fu un’odissea finita male. La famiglia da sempre unita nel ricordo del sindacalista esprime soddisfazione anche se nessuna sentenza potrà più restituire indietro l’amato Vincenzo, resosi protagonista di tante battaglie in città per i lavoratori”.
Cronaca
Emergenza criminalità a Castellammare: sfonda la vetrina di un negozio, ferito si dà alla fuga

E’ sempre più emergenza criminalità a Castellammare di Stabia. Raid a un negozio di tabacchi, l’ennesimo furto ai danni dei commercianti stabiesi. Nel mirino una rivendita di Santa Maria dell’Orto, in pieno centro, presa di mira da un ladro. In pratica il malvivente ha sfondato la vetrina per portare via materiale di pelletteria di un discreto valore. La rottura del vetro ha però causato il ferimento del ladro, che si è allontanato sanguinante, riuscendo a portare via soltanto poche cose.
Si tratta del secondo episodio nel giro di pochi giorni. Almeno due settimane fa lo stesso negozio ha subito anche una rapina. Tutto questo a riprova che l’emergenza criminalità è ancora nervo scoperto per la città di Castellammare di Stabia.
Cronaca
Ratti e spazzatura nel centro città: degrado ed abbandono nel salotto buono di via Roma

Degrado ed incuria nel centro di Castellammare di Stabia. Sono anni ormai che le aree dove dovrebbero esere ricostruiti due palazzi nella centralissima via Roma a Castellammare sono diventate vere e proprie discariche. Nonostante numerose denuncedi residenti e richieste di pulizia, seguite poi da ordinanze comunali, le aree rimangono sede di cumuli di rifiuti di ogni genere. Il contenzioso che ricade sull’area non è materia semplice, tanto da bloccare le operazioni di ricostruzione. Negli anni, varie amministrazioni comunali si sono succedute ed altrettanti funzionari e dirigenti comunali hanno letto i documenti per la ricostruzione, ma tutto rimane fermo al palo. Area in stato di abbandono ed oggetto di lancio di rifiuti da parte di alcuni residenti. «Dai palazzi intorno qualcuno fa anche il “lancio del sacchetto” dal proprio balcone» dice un residete della zona. Nell’ultimo anno il commissario prefettizio ha ordinato almeno due volte alla proprietà di pulire l’area, ma nulla è accaduto fino ad ora. Ultima in ordine di tempo è l’ordinanza del 2 febbraio scorso ”… adottare ad horas … gli interventi di pulizia e di manutenzione…”, ma ad oggi ancora nulla. L’area rimane una discarica a cielo aperto, covo di ratti e focolaio di probabili infezioni. Nel centro della città.
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Crac Terme di Stabia, chiesto il processo per Bobbio e i suoi ex manager
Angelo Ceglia
16 Giugno 2022 @ 22:20 at 22:20
Ciao comandante sei volato al cielo tra le braccia del Signore, sicuramente un giorno ci incontriamo, resta la nostra grande stima squisita, durante la nostra attività di carabinieri a Catanzaro,un saluto grandioso da tutti quelli che ti hanno conosciuto.
Sono vicino al grande dolore della famiglia le più sentite condoglianze Angelo Ceglia.