Cronaca
Covid: nuovo record in Campania, 2590 nuovi positivi. Confesercenti chiede aiuti alle imprese
Nuovo record di positivi al Coronavirus in Campania. Sono 2.590 oggi, di cui 2.445 asintomatici e 145 con sintomi. I tamponi del giorno sono stati 16.906. Resta invariato a 571 il numero dei deceduti, mentre si registrano 173 guariti, ovvero 9.332 in totale. Ammontano a 113 i posti di terapia intensiva occupati sui 227 attivati, mentre i letti di degenza pieni sono 1.151 su 1.500 a disposizione. Lo rende noto la Regione Campania nel bollettino giornaliero.
IN ITALIA. Nelle ultime 24 ore i nuovi casi di Coronavirus in Italia sono stati 21.273 (ieri 19.644). E’ quanto riporta il consueto bollettino del Ministero della Salute. Sono 128, invece, i decessi che portano il totale delle vittime a 37.338. Nelle ultime 24 ore, sul territorio nazionale sono stati effettuati 161.880 tamponi (ieri 177.669), per un totale di 14.654.002 da inizio emergenza. Gli attuali positivi crescono di 19.059 portando il numero totale a 222.241, mentre i casi totali dall’inizio della pandemia toccano oggi quota 525.782. Salgono a 266.203 (+2.086) i guariti. I ricoverati con sintomi sono 12.006, 1.208 (+80) sono ospitati nelle terapie intensive. Le persone che attualmente si trovano in isolamento domiciliare, invece, sono 209.027. Le regioni con la maggiore crescita di positivi sono Lombardia (5.762), Campania (2.590), Piemonte (2.287), Toscana (1.863) e Lazio (1.541).
Confesercenti Campania. “Il Governo maschera un lockdown sotto false spoglie. La disperazione delle aziende è al massimo, anche perchè sono appese a provvedimenti frenetici in cui i nostri esercenti non riescono più a comprendere quello che devono fare. C’è grande preoccupazione relativa alla salute pubblica, perché, sia chiaro, è prioritaria, però non le nostre aziende non possono neanche morire di fame”. Lo dichiara Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania. “Occorre – spiega Schiavo – che lo Stato non ci volti le spalle come ha fatto la volta scorsa, quando mise un semplice cerotto su una ferita enorme. Questa volta chiediamo allo Stato di non ripetere gli errori commessi nel lockdown. Gli indennizzi agli imprenditori devono essere concessi con criterio, soprattutto devono essere annullate tasse, pagamenti e scadenze. Bisogna dare un sostegno reale e tempestivo agli imprenditori in modo che possano sopravvivere. Non solo la chiusura alle 18 inficia il fatturato dei ristoratori, pub bar, gelaterie e pasticcerie: dall’inizio del lockdown tali attività hanno perso il 75% del fatturato, occorre che lo Stato li risarcisca almeno del 25-30% sul fatturato dell’intero anno. Riteniamo, per questo, che la moratoria di tre mesi sia necessaria e urgente. Sui pagamenti, sulla tasse ma anche per le attività giudiziarie che stanno colpendo le nostre imprese con richieste di fallimento da proprietari dei fitti o di fornitori non soddisfatti”, conclude Schiavo.
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