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Cronaca

Castellammare. Archiviata l’ennesima querela dell’ex sindaco Cimmino

Dopo l’archiviazione nei confronti del docente del Liceo “Plinio Seniore”, il tribunale archivia anche la querela per diffamazione a “Sos Stabia” presentata da Cimmino quando era sindaco di Castellammare

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Castellammare di Stabia. Gaetano Cimmino “incassa” un’altra archiviazione per una querela per diffamazione presentata quando era Sindaco della città di Castellammare di Stabia. Dopo l’archiviazione  nei confronti del docente Eugenio Benvenuto, questa volta l’archiviazione definitiva arriva in riferimento alla denuncia presentata contro Nicola Pede, amministratore della pagina social “SOS Stabia”, ritenuto dal sindaco colpevole di aver scritto un post ritenuto diffamatorio nei suoi confronti e degli impiegati comunali.

Nel post pubblicato si esprimevano perplessità sulla gestione dei buoni spesa, nell’aprile 2020, che sarebbero stati consegnati anche a persone benestanti e che non ne avrebbero avuto diritto. Un post ritenuto dal Pubblico Ministero non diffamatorio in quanto le parole contenute all’interno «non sono proferite nei confronti di soggetti individuati o individuabili e non hanno portata diffamatoria bensì si risolvono in esternazione di sospetti e dubbi in relazione alla effettiva legittimazione dei soggetti precettori dei buoni spesa», disponendo quindi  l’archiviazione del procedimento penale. Alla decisione del tribunale l’ex sindaco Cimmino, difeso dall’avvocato Mena Cimmino, ha presentato opposizione dichiarata tuttavia inammissibile dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata Valeria Campanile che ha dunque chiuso definitivamente il caso. Non è stata l’unica querela nei confronti della pagina SOS Stabia che è stata convocata in tribunale anche riguardo un post in cui si chiedevano, durante la prima fase dell’emergenza, mascherine per gli agenti della polizia municipale.

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Stesso copione e stesso finale anche riguardo una querela presentata nei confronti del docente del Liceo Plinio Seniore Eugenio Benvenuto. Il professore, in occasione della manifestazione antiviolenza promossa dall’amministrazione comunale, dopo la vile aggressione del carabiniere Giovanni Ballarò del luglio 2020, scrisse una lettera aperta a Tonino Scala, nella quale annunciava la sua mancata partecipazione alla manifestazione nei confronti a cui partecipò anche il Vescovo, criticando l’amministrazione comunale e in particolare il sindaco Gaetano Cimmino. A Benvenuto venivano contestate delle considerazioni apprese dai giornali, riguardo alcune inchieste giudiziarie. Nulla di così scandaloso, dal momento che erano già passate in rassegna sulla stampa, cartacea e online. Parole che la stessa Procura di Torre Annunziata aveva ritenuto non lesive nei confronti del sindaco Cimmino, trattandosi di un sano «diritto di critica», archiviando il procedimento penale. Il primo cittadino ha poi fatto ricorso facendo opposizione all’archiviazione, ma anche il giudice per le indagini preliminari, la Dottoressa Mariaconcetta Criscuolo, ha ritenuto il contenuto non offensivo, archiviando definitivamente il caso. Emilio D’Averio

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Gragnano, finiscono ai domiciliari due estorsori. I due taglieggiarono un negozio di abbigliamento

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Gragnano.Il Gruppo della Guardia di Finanza e la Sezione di Polizia Giudiziaria della Polizia di Stato di Torre Annunziata, in esecuzione di una misura cautelare personale degli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica, hanno proceduto all’arresto di due persone gravemente indiziate del delitto di estorsione commesso in Gragnano nel luglio 2024.Le indagini, eseguite dalle rispettive Aliquote dei predetti Corpi di Polizia incardinate nella Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Torre Annunziata e coordinate dalla Procura, hanno permesso di accertare che i due indagati, residenti l’uno a Gragnano e l’altro a Lettere, avrebbero minacciato il titolare di un negozio di abbigliamento sito a Gragnano, al fine di estorcergli la somma di 4.000 euro.

In particolare, mediante l’acquisizione delle telecamere di sorveglianza e l’escussione delle persone informate sui fatti, è emerso che i due soggetti si sarebbero recati presso l’esercizio commerciale della vittima, minacciandola – tra l’altro utilizzando i caschi come armi improprie – di bruciargli il negozio e di tagliargli la testa, se non avesse consegnato loro il giorno successivo, come poi effettivamente avvenuto, una somma di denaro in contanti.Nel corso delle operazioni di esecuzione della misura cautelare, presso l’abitazione di uno degli arrestati, sono stati rinvenuti una pistola ed una  mitraglietta giocattolo prive di tappo rosso, oltre cento cartucce a salve, tre coltelli di circa 10 cm l’uno, un nunchaku artigianale ed una mazza da baseball, tutti sottoposti a sequestro, trattandosi di cose pertinenti al reato.All’esito delle formalità di rito, entrambi gli indagati sono stati posti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.


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Castellammare, il bilancio dei controlli all’Acqua della Madonna. Nel mirino occupazioni abusive e telecamere

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Controlli straordinari a Castellammare di Stabia per i carabinieri della locale compagnia.I militari, supportati dai militari del nucleo investigativo del Gruppo di Torre Annunziata e dal personale della polizia locale della città, dell’ufficio tecnico del comune e dei vvff di Napoli hanno setacciato il quartiere Acqua della Madonna.Durante le operazioni sono stati trovati 6 contatori della corrente elettrica manomessi che erano all’interno di un palazzo di edilizia popolare, l’ex istituto Leonardo Fea, che da anni occupato.Due le persone denunciate per furto.

Sono state rimosse 14 telecamere installate senza alcuna autorizzazione e che riprendevano la pubblica via.Saranno effettuati accertamenti per accertare eventuali abusi edilizi e per verificare la regolarità delle occupazioni degli appartamenti.I carabinieri, con il prezioso contributo del battello pneumatico della compagnia di Sorrento, hanno infine individuato una banchina in disuso posta nella zona del demanio marittimo che era stata occupata abusivamente da 18 imbarcazioni che sono state tutte rimosse e sequestrate.


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Cronaca

La Sonrisa resta aperta: sospesa la chiusura fino a giugno

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La Sonrisa non chiude.Il Castello delle Cerimonie, per effetto di una sentenza del Consiglio di Stato, resterà in attività almeno fino a giugno.Il massimo grado della giustizia amministrativa ha sospeso la revoca della licenza disposta dal Comune di Sant’Antonio Abate.Il Consiglio di Stato quindi rettifica quando disposto dal Tar, che aveva sospeso la revoca della licenza soltanto per 30 giorni.

Solo qualche mese fa il Tribunale Amministrativo aveva prorogato di 30 giorni la fine delle attività, previste per il prossimo 13 febbraio.I giudici romani hanno invece allungato la sospensione fino all’udienza in cui si discuterà nel merito la questione, vale a dire il 6 giugno.Allo stato attuale, le cerimonie continueranno e resta in campo ancora la proposta di costituire una cooperativa di lavoratori per gestire La Sonrisa.


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